Il piano industriale era stato presentato all’inizio di marzo. Il Consiglio di amministrazione di TIM ha ora conferito mandato all’amministratore delegato Pietro Labriola per svolgere le attività necessarie al conseguimento dell’obiettivo strategico, ovvero il superamento dell’integrazione verticale e la creazione di due entità separate: NetCo e ServiceCo.
TIM separa la rete fissa dai servizi
TIM sottolinea che il mercato in cui opera è caratterizzato da una forte competizione e da un quadro di vincoli regolatori tra i più stringenti in Europa. Il piano di trasformazione consentirà di “migliorare le performance operative con un focus economico finanziario specifico per ciascuna entità e di attrarre nuovi partner industriali e finanziari, permettendo di accelerare i processi innovativi e lo sviluppo di un’offerta sui nuovi business orientati alla transizione digitale“.
In dettaglio, la gestione della rete fissa e della attività wholesale domestiche e internazionali (Sparkle) verrà affidata a NetCo. La nuova società di occuperà della realizzazione di infrastrutture di rete in fibra per il mercato wholesale, quindi accessibile anche da parte di altri operatori.
ServiceCo include invece TIM Enterprise, TIM Consumer e TIM Brasil. TIM Enterprise gestirà tutte le attività commerciali nel mercato Enterprise, le digital companies Noovle, Olivetti e Telsy, e gli asset relativi ai data center, investendo in cloud, IoT e cybersecurity. TIM Consumer si occuperà delle attività nel mercato retail consumer e SMB, ovvero delle offerte di connettività fissa e mobile. TIM Brasil è infine la società che gestisce le attività nel mercato sudamericano.