Una delle conseguenze del decreto #iorestoacasa che per fronteggiare la diffusione del coronavirus ha bloccato nelle proprie abitazioni decine di milioni di italiani si è manifestata con un sovraccarico dell’infrastruttura di rete, tanto che nelle scorse settimane più volte le connessioni basate su linea fissa hanno risentito di down e rallentamenti. Sull’argomento è intervenuto oggi Luigi Gubitosi, numero uno di TIM, con una dichiarazione affidata ai colleghi del Corriere della Sera in cui si getta acqua sul fuoco: i network italiani sono pronti a ogni evenienza.
La rete di TIM è ben costruita. È molto solida e stabile, può gestire traffico aggiuntivo senza problemi.
Italia, lockdown e Internet: nessun problema per TIM
Un commento che arriva in concomitanza con la riduzione della quota di partecipazione di Elliott in TIM, dal 9,72% al 6,97%. Il valore del titolo sul mercato azionario è sceso. Tornando all’infrastruttura Internet, un parere esterno fornito a Reuters è quello di Pietro Solidoro, analista Fidentiis.
Crediamo che Telecom Italia abbia dato prova di essere uno dei business più resilienti fin dall’inizio della diffusione del virus, quando un numero in costante crescita di utenti si è connesso al network.
A pesare in particolar modo sulla tenuta delle connessioni è lo streaming e ancor più nel dettaglio quello video, tanto che piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, YouTube, Facebook e Instagram hanno scelto di accogliere l’appello lanciato dalle istituzioni europee per ridurre temporaneamente la qualità dei contenuti trasmessi, scongiurando così il rischio di sovraccarichi e assicurando la continuità del servizio a chi vi fa leva per smart working o formazione a distanza.