In base ai dati pubblicati da AGCOM, le connessioni ADSL in Italia sono meno di 10 milioni. Il rame, oggi utilizzato per l’ultimo tratto delle connessioni FTTC, è destinato quindi a scomparire. TIM ha comunicato che lo switch-off è iniziato a Trento con una centrale interamente cablata con tecnologia FTTH.
TIM avvia lo spegnimento della rete in rame
Il processo di spegnimento della rete in rame di TIM è iniziato con la centrale di Mattarello (Trento), la prima in Italia interamente cablata con tecnologia FTTH. Ciò significa che tutti i clienti serviti dalla centrale potranno essere raggiunti dalla fibra ottica a 1 Gbps. L’azienda spiega che l’iniziativa rappresenta un “punto di riferimento nel percorso di trasformazione digitale del paese“.
La centrale di Mattarello serve circa 2.000 linee telefoniche nella circoscrizione 8 a sud di Trento. Grazie ad un accordo firmato da Maurizio Fugatti (Presidente della Provincia Autonoma di Trento), Franco Ianeselli (Sindaco di Trento) e Luigi Gubitosi (Amministratore Delegato di TIM), i cittadini riceveranno informazioni sui benefici derivanti dalla tecnologia FTTH. Il Comune sfrutterà l’occasione per promuovere il progetto Smart City che richiede appunto connessioni a banda ultra larga.
TIM prosegue nel frattempo nel piano di sviluppo della fibra ottica nella Provincia Autonoma. Sono stati già effettuati interventi di potenziamento della rete in 95 comuni, cablando oltre 100.000 unità immobiliari. L’azienda porterà la connessione FTTH a Trento, Rovereto, Pinzolo, Canazei, Tre Ville, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Isera e Volano.
In base al piano FiberCop, TIM realizzerà entro il 2025 l’infrastruttura di rete che porterà la FTTH in 1.610 comuni italiani (aree grigie e nere) con una copertura pari al 75-80%, corrispondente a circa 12,9 milioni di abitazioni.