Durante un evento organizzato da Y Combinator, Tim Sweeney (CEO di Epic Games) ha dichiarato che Apple e Google usano metodi da gangster. Il riferimento è alle pratiche illegali che impediscono l’installazione di store alternativi sulle rispettive piattaforme. La software house californiana ha denunciato le due aziende ottenendo risultati opposti.
Apple e Google ostacolano la concorrenza
Lo scontro legale è iniziato oltre quattro anni fa ed è ancora in corso. Epic Games aveva introdotto un metodo di pagamento alternativo in Fortnite per evitare la commissione del 30%. Apple e Google hanno successivamente rimosso il gioco dai rispettivi store. La software house ha quindi denunciato le due aziende per abuso di posizione dominante.
Epic Games ha vinto la causa contro Google, ma ha perso quella contro Apple. La software house ha presentato una seconda denuncia contro Apple perché non ha rispettato l’ingiunzione della giudice. La clausola anti-steering è stata eliminata, ma viene chiesta una commissione del 27% per gli acquisti effettuati fuori dallo store.
Durante l’evento organizzato da Y Combinator, Tim Sweeney ha evidenziato il modo in cui Apple e Google “rispettano” le decisioni dei giudici:
La triste verità è che Apple e Google non sono più aziende in buona fede e rispettose della legge. Sono gestite, in molti modi, come aziende in stile gangster che faranno tutto ciò che pensano di poter fare francamente. Se pensano che la multa sarà più economica del mancato guadagno derivante da una pratica illegale, continuano sempre a praticare l’illegalità e pagano la multa.
Google permette di installare lo store di Epic Games su Android, ma gli utenti vedranno uno “scare screen” che avvisa dei pericoli. Il 50-60% degli utenti decide di non installare più nulla. Apple permette di installare store alternativi su iOS solo in Europa, grazie al Digital Markets Act, ma mostra simili “scare screen”.
Secondo il CEO di Epic Games è necessario imporre multe più alte e la vendita di asset. Solo così, Apple e Google rispetteranno le leggi.