Un sito ad hoc diventerà storyteller d’eccezione per il mondo TIM . Ma la narrazione non arriverà dagli occhi di una persona: sarà piuttosto intessuta sui numeri e sul processo di sviluppo di reti e connessioni. La rete in sé è una grande storia e TIM vuole raccontare la propria, poiché è sui nodi di questa rete che le persone hanno la possibilità di costruire valore attraverso le proprie esperienze:
Tre anni fa le famiglie raggiunte da servizi a banda ultralarga erano solo il 28%, mentre oggi questo valore supera il 78%. La connettività rappresenta il sistema nervoso della società in cui viviamo. Pertanto i dati sullo sviluppo e l’utilizzo delle reti rappresentano un patrimonio che deve essere messo a disposizione di tutti i soggetti interessati: istituzioni nazionali e locali, piccole e grandi imprese, operatori di telecomunicazioni e in generale di tutti i cittadini.
Ciò che fino a ieri era stato fatto con un “netbook” che per 5 anni ha raccontato – in altra forma – medesima evoluzione, oggi diventa un sito ad hoc che ogni utente potrà scrutare, dato per dato, mappa per mappa, connessione per connessione: “L’elevato livello di dettaglio delle informazioni contenute nel sito aumenta la trasparenza e contribuisce a migliorare l’autorevolezza del nostro operato. Maggiore è l’accuratezza dei dati resi disponibili e maggiori saranno i benefici per il sistema nel suo complesso”.
Eccoli quindi i dati: quasi 16 milioni di km di fibra posati sul territorio, 99,4% delle case raggiunte da tecnologia ADSL, 78,3% delle case raggiunte da fibra, 98,2% della popolazione raggiunta da connessione LTE. Ma dai numeri emergono altresì le abitudini di consumo, ad esempio i GB/mese in download sono passati dai 31 del 2014 ai 74 del 2017 (evidenziando quanto le opportunità concesse dalla banda vadano di pari passo con i desideri di consumo abilitati dai contenuti online). La Campania risulta essere la regione con il maggior numero di gigabyte scaricati per singola utenza, seguita da Calabria (una delle regioni che ha però minor copertura ADSL), Puglia e Sicilia. Il sud domina quindi la classifica delle regioni più attive in download, poiché solo a partire dalla settima posizione è possibile trovare nomi quali Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Il volume medio in upload è pari a circa 9 GB a livello nazionale.
I dati sono snocciolati regione per regione, provincia per provincia, consentendo così di analizzare la propria singola situazione contestuale. Ci sono cose che i dati non raccontano? Eccome. I dati vanno interpretati, e non sono sufficienti a narrare la buona novella della banda che pervade l’Italia? Assolutamente. Tuttavia lo sforzo quantitativo in atto da parte di tutti gli operatori è lo stimolo migliore al fine di raggiungere risultati tangibili per l’utenza. Ogni sforzo di trasparenza va dunque guardato con favore, così che emergano le debolezze di una rete su cui andrà disegnata buona parte del futuro del paese.