Comedy Central, Discovery Channel, National Geographic, MTV . Sono solo alcuni degli 11 canali recentemente rimossi dal pacchetto lanciato alla metà dello scorso marzo dal colosso statunitense del cavo Time Warner Cable. Un buffet televisivo che aveva mandato su tutte le furie i detentori dei diritti, tra cui società del calibro di HGTV, News Corp e Viacom.
Al centro della bufera era finita una specifica applicazione per iPad, giunta in poche settimane a oltre 300mila download . Una sorta di esclusiva, offerta da Time Warner Cable a tutti quegli utenti già abbonati ai servizi di home TV . In sostanza, l’app permette di trasformare il tablet made in Cupertino in uno schermo aggiuntivo, solo dopo aver collegato il device al proprio account valido per la Internet TV .
Gli stessi vertici di Time Warner Cable hanno ora rimosso 11 canali dal pacchetto, incitati da numerose – e minacciose – lettere legali di tipo cease-and-desist . Chiara la visione dei detentori dei diritti: nessuno avrebbe mai autorizzato una distribuzione diversa da quella relativa agli apparecchi da salotto , non certo lo streaming su schermi a forma di tavoletta.
Ma quella di Time Warner Cable non sembra affatto una resa incondizionata. Il colosso del cavo ha infatti annunciato battaglia , sottolineando come ciascun utente abbia il diritto sacrosanto di guardarsi un canale come VH1 su qualsivoglia tipologia di schermo . La società a stelle e strisce avrebbe pienamente diritto di rilasciare una specifica app per la visione su tablet dei programmi. I detentori dei diritti chiedono invece appannaggi aggiuntivi per consentirlo.
Mauro Vecchio