Non si tratta di un refuso, Times Newer Roman è il nome del font disegnato e distribuito da MSCHF, crogiolo di idee originali e progetti bizzarri legati al Web. Parente stretto della più nota alternativa ufficiale, ne riprende lo stile, ma incrementando la larghezza dei singoli caratteri in modo difficilmente apprezzabile a uno sguardo non esperto: il risultato è un testo che occupa più spazio rispetto all’equivalente scritto in Times New Roman.
Times Newer Roman
Il font è offerto in download gratuito e può essere installato su qualsiasi computer, così da utilizzarlo nell’elaborazione dei testi. Si stia però attenti alla fase di esportazione: se l’obiettivo è la stampa o l’invio di un PDF nessun problema, in caso contrario difficilmente il destinatario disporrà del carattere e finirà per visualizzare il file in modo differente da come è stato concepito. Stando a quanto dichiarano i creatori, per completare un documento standard di 15 pagine, senza alterare spaziatura, corpo o interlinea, servono 5.833 parole anziché 6.680. Per capire cosa cambia è sufficiente dare un’occhiata all’immagine seguente.
La creazione del Times Newer Roman si basa sull’elaborazione del Nimbus Roman No. 9 L, carattere nato negli anni ’80 proprio per emulare l’aspetto del Times New Roman e oggi font predefinito di numerose distribuzioni Linux, liberamente modificabile grazie alla sua natura free e open. Questo perché il più celebre Times New Roman è invece offerto in licenza dalla Monotype Corporation.
Di seguito un esempio concreto: lo stesso testo composto da 208 parole scritto con corpo carattere 14, a sinistra in Times New Roman e a destra in Times Newer Roman. Nel secondo caso si arriva a occupare l’intera pagina in altezza.
Times New Roman, le origini
Il Times New Roman è uno dei caratteri tipografici più noti e utilizzati di ogni tempo. Le sue origini risalgono addirittura agli anni ’30 del secolo scorso, ad opera dell’incisore Stanley Morison e del designer Victor Lardent. Si ha testimonianza del primo impiego sul quotidiano britannico The Times stampato il 3 ottobre 1932. I suoi ideatori lo immaginarono come un carattere facilmente leggibile e caratterizzato da un occhio medio stretto ovvero maggiormente sviluppato in altezza piuttosto che in larghezza, così da semplificare il posizionamento dei testi all’interno delle colonne del giornale. Si può dunque affermare che il suo successore illegittimo, il Times Newer Roman, vada in qualche modo a tradire la sua natura.