Tiscali International Network , la controllata di Tiscali impegnata nella fornitura di servizi IP a livello internazionale (già presente in tre continenti), è stata ceduta per la cifra di 47 milioni di euro al fondo privato Bs Private Equity . La notizia è stata confermata da una nota congiunta delle due società, che hanno anche chiarito che per la firma definitiva del contratto bisognerà attendere l’approvazione di rito degli organi competenti. Le attività di TiNet , nonostante la cessione, continueranno ad orbitare nel gruppo Tiscali.
La notizia ha offerto una boccata d’aria in Borsa al titolo dell’azienda di origine sarda, che nell’ultimo anno aveva visto calare il proprio valore di quasi il 50 per cento. Il titolo ha fatto registrare un rialzo di quasi tre punti percentuali, superando quota 0,38 euro, e offrendo a Tiscali l’opportunità di riguadagnare una posizione più solida nell’ottica della trattativa di cessione dei propri asset britannici ad altre società.
Da molti mesi, infatti, si discute la possibile vendita della divisione UK di Tiscali a uno dei tre potenziali compratori: Vodafone, il primo nome ipotizzato dagli addetti ai lavori, Carphone Warehouse e BSkyB, vale a dire la filiale britannica del network pay TV del magnate australiano Rupert Murdoch. L’offerta sul piatto attuale si aggirerebbe, secondo Milano Finanza , sui 500 milioni di euro : un valore ritenuto insufficiente da Tiscali per le proprie attività in terra d’oltremanica, motivo per il quale la trattativa è in stallo da settimane.
Nonostante la consistente perdita di capitalizzazione subita nel 2008, Tiscali e gli addetti ai lavori guardano ancora con ottimismo alla prospettiva della cessione. Le cifre che circolano parlano di una contropartita di circa 1 euro ad azione , valore più che doppio rispetto alla attuale quotazione del titolo: le prossime ore saranno decisive per comprendere se si tratti di stime troppo ottimistiche, o se la possibilità che la cessione si concluda con queste modalità sia invece più concreta. ( L.A. )