Roma – In un periodo in cui nel mondo delle comunicazioni si parla molto di convergenza (fra tecnologie), probabilmente non c’è da stupirsi se a convergere sono anche le posizioni di due diverse Autorithy TLC, quella italiana e quella britannica, che si sono incontrate la scorsa settimana.
Il confronto tra i due enti di garanzia ha avuto luogo nella sede Romana dell’Agcom. Presenti per l’Italia, il presidente Corrado Calabro’, i commissari Stefano Mannoni, Roberto Napoli ed Enzo Savarese, il segretario generale, Roberto Viola. L’Ofcom era invece rappresentata da Stephen Carter, Kip Meek, Dominic Morris, Philip Rutman e Tim Suter.
Al centro del dibattito – riferisce una nota – la necessità di invcentivare gli investimenti in nuove tecnologie, la non discriminazione tra operatori, la gestione dello spettro frequenziale, la tutela dei consumatori. La “attitudine convergente” delle due Autorità è stata evidenziata dal presidente Calabrò, convinto che questa tendenza, con l’avvento delle nuove tecnologie legate alla TV digitale terrestre fissa e monile, si è evoluta in una realtà premiante, “che pone nuove sfide alle due Autorità”.
Sottolineando inoltre l’importanza dello sviluppo di una comune piattaforma di regolamentazione, in vista dello sviluppo del mercato unico europeo, Calabrò ha inoltre applaudito l’attività svolta da Ofcom alla guida dell’ERG, il gruppo dei Regolatori Europei, ruolo che dal prossimo anno sarà ricoperto proprio dall’Agcom.
Dario Bonacina