“È sulla qualità tecnologica che merita di essere difesa l’italianità della rete”, definito come valore “da conquistare, non da invocare”. Così ieri il presidente dell’Autorità Antitrust Antonio Catricalà, che aveva spiegato: “Gli interessi da tutelare sono servizi a buon mercato per gli utenti e incremento della qualità tecnica, e ciò attraverso l’efficiente gestione non discriminatoria della rete e il suo potenziamento”.
Le parole del Garante hanno incontrato gli applausi del ministro delle TLC Paolo Gentiloni, secondo cui l’orientamento espresso “va nella direzione giusta”.
“Migliorare la qualità delle reti a banda larga – ha affermato Gentiloni – e garantire l’accesso alla banda larga in tutto il Paese, sono tra le nostre sfide. Credo che questo sia l’impegno che, con la regolamentazione, dobbiamo raggiungere. L’Authority è al lavoro”.
Come noto il Governo si è impegnato a portare la banda larga in tutto il paese entro fine legislatura.