Roma – Da anni il dibattito è aperto sulla trasparenza delle pubblicità degli operatori di telecomunicazione, pubblicità che in moltissime occasioni sono state denunciate all’Antitrust dai consumatori. E che hanno prodotto ripetute condanne contro gli operatori stessi. Le condanne sono spesso arrivate in grande ritardo rispetto a certe pubblicità, rivelandosi peraltro inefficaci anche sul piano sanzionatorio, praticamente inesistente.
Per rispondere a questo problema che ha creato non poche frizioni tra utenza e aziende, l’Autorità TLC ha varato una serie di linee guida per la pubblicità dei servizi. Si tratta di linee che, secondo l’Autorità, sono “volte a garantire ai cittadini un’informazione completa ed esaustiva sulle caratteristiche dei servizi, e a favorire la comparabilità delle diverse condizioni di offerta, per consentire scelte maggiormente consapevoli da parte della clientela.”
L’Autorità invita gli operatori ad attenersi a questi principi:
1. Indicare con modalità grafiche e/o sonore evidenti e chiaramente percepibili l’esistenza di eventuali limitazioni (territoriali, tecniche, temporali o di altra natura) alla sottoscrizione o all’utilizzo dei servizi pubblicizzati.
2. Segnalare nella comunicazione, quando essa sia indirizzata al pubblico attraverso mezzi di comunicazione che richiedono una sintesi nella presentazione delle offerte, le caratteristiche essenziali indicate nel punto precedente o comunque rinviare, secondo i principi di trasparenza e di proporzionalità, con modalità grafiche e/o sonore evidenti e chiaramente percepibili, ad una descrizione completa che sia facilmente reperibile in forma scritta dai potenziali clienti con l’indicazione di dove sia possibile reperirla.
3. Evidenziare, qualora nella comunicazione al pubblico siano indicate le condizioni economiche di offerta del servizio, con modalità grafiche e/o sonore evidenti e chiaramente percepibili, tutti gli oneri accessori eventualmente previsti, nonché le modalità di tariffazione e, nel caso di servizi fatturati su base temporale, l’indicazione del prezzo del servizio per unità di tempo.
4. Esprimere i prezzi dei servizi inclusivi di IVA, nel caso di comunicazioni di offerte rivolte, anche non esclusivamente, alla clientela residenziale.
5. Rendere disponibile sui siti Web degli operatori e presso tutti i punti vendita, diretti e indiretti, anche in via telematica, un catalogo aggiornato di tutte le offerte vigenti, con completa descrizione delle caratteristiche dei servizi offerti e degli eventuali vincoli alla sottoscrizione ed all’utilizzo dei servizi.
Rispetto all’introduzione dell’euro, invece, agli operatori si chiede di:
1. Comunicare al più presto ai propri clienti, possibilmente in allegato alla fattura, gli equivalenti prezzi in Euro che saranno applicati ai servizi offerti.
2. Dare tempestivamente avvio, nel caso di servizi prepagati, ad una adeguata campagna di comunicazione e rendere disponibile sul proprio sito Web e in tutti i propri punti vendita (diretti ed indiretti) un’informativa dettagliata sui prezzi in Euro applicati per i contratti in essere.
3. Indicare integralmente, nelle comunicazioni al pubblico, i prezzi in Euro effettivamente applicati a seguito della conversione.
4. Adeguare i servizi di assistenza alla clientela (call-center) alle prevedibili maggiori esigenze di informazione nei mesi precedenti e immediatamente successivi all’introduzione dell’Euro come moneta circolante.
Va detto in conclusione che le linee guida hanno un valore indicativo per gli operatori di comunicazione. A breve sarà possibile capire quanti e quali tra gli operatori avranno deciso di seguire lo schema predisposto dall’Autorità TLC.