Tlc italiane tra cabine e lavoro

Tlc italiane tra cabine e lavoro

I sindacati protestano per il piano Telecom di riduzione delle cabine telefoniche pubbliche e il ministro Cardinale parla di 300mila nuovi posti di lavoro
I sindacati protestano per il piano Telecom di riduzione delle cabine telefoniche pubbliche e il ministro Cardinale parla di 300mila nuovi posti di lavoro


Roma – Che l’Italia sia sul punto di catturare le opportunità di occupazione che in altri paesi sono già divenute realtà, quelle legate all’Information Technology e allo sviluppo delle nuove comunicazioni? Questo sembra essere l’opinione del ministro Salvatore Cardinale secondo cui entro due anni nel solo settore della telefonia, mobile e fissa, si apriranno posizioni per 300mila nuovi posti di lavoro.

Secondo il Ministro, che ha sottolineato come già nel 1999 sono 50mila le nuove posizioni occupazionali create dal settore delle telecomunicazioni, è necessario che le istituzioni formative, a partire dalle università per arrivare agli enti locali, si impegnino a creare percorsi formativi mirati per formare professionalità ad hoc.

Nel frattempo si è saputo che i sindacati hanno protestato contro Telecom Italia per il piano di riduzione delle cabine telefoniche pubbliche. Telecom, infatti, aveva realizzato un piano per rimuovere 140mila cabine, portando le attuali 380mila a 240mila. I sindacati hanno ottenuto la revoca del piano facendo leva sull’obbligo per l’azienda di offrire il cosiddetto “servizio universale”, ovvero la massima disponibilità possibile per i cittadini dell’uso del telefono.

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Pubblicato il
10 gen 2000
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