Abbiamo già avuto modo di scrivere su queste pagine delle Olimpiadi di Tokyo 2020 che andranno in scena la prossima estate nella capitale giapponese per via della copertura televisiva degli eventi che garantirà il pieno supporto al formato 8K, spingendo così l’adozione di quello che dopo HD, Full HD e Ultra HD è destinato a divenire un nuovo standard per il mercato dell’intrattenimento multimediale. Torniamo a farlo oggi parlando di medaglie.
Le medaglie di Tokyo 2020
Quelle che saranno messe al collo degli atleti più meritevoli, coloro che usciranno a testa alta dalle finali nelle rispettive discipline, saranno realizzate con materiale proveniente da rifiuti elettronici. Il comitato organizzatore ha infatti chiesto negli anni scorsi (tra l’aprile 2017 e il marzo 2019) ai residenti nel paese asiatico di mettere volontariamente a disposizione apparecchiature in disuso come smartphone, tablet e computer, così che potessero essere estratti l’oro, l’argento e il bronzo necessari per la produzione dei riconoscimenti.
L’appello non è rimasto inascoltato: sono stati raccolti complessivamente 32 Kg di oro, 3.500 Kg di argento e 2.200 Kg di bronzo (95% rame e 5% zinco), ricavato da un totale pari a 78.985 tonnellate di dispositivi altrimenti destinati alla discarica. Di queste, 6,21 tonnellate sono transitate dai punti vendita dell’operatore NTT DoCoMo distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Inaugurazione e logo
La cerimonia di inaugurazione dell’evento è prevista per il 24 luglio del prossimo anno, con le competizioni che proseguiranno poi fino al 9 agosto. L’assegnazione della XXXII Olimpiade ha visto la candidatura di Tokyo trionfare su quelle di Istanbul e Madrid. Inizialmente anche il nostro paese si era fatto avanti, proponendo Roma al CIO, salvo poi fare dietrofront.
Il logo è stato realizzato inizialmente dal designer Kenjiro Sano e presentato nel luglio 2015. Il grafico belga Olivier Debie ha poi citato in giudizio il Comitato Olimpico Internazionale ritenendolo troppo simile a quello del Teatro di Liegi da lui realizzato (le due immagini sono visibili qui sopra). A questo punto il CIO è tornato sui suoi passi lanciando un bando aperto a tutti e ufficializzando il nuovo simbolo, quello definitivo visibile qui sopra, nell’aprile 2016.