Tor fa i conti con le donazioni

Tor fa i conti con le donazioni

Oltre 5mila donatori per oltre 200mila dollari raccolti in meno di due mesi. Tor Project vuole rendersi sempre meno dipendente dai fondi garantiti dalle istituzioni
Oltre 5mila donatori per oltre 200mila dollari raccolti in meno di due mesi. Tor Project vuole rendersi sempre meno dipendente dai fondi garantiti dalle istituzioni

Nel mese di novembre Tor Project aveva avviato la prima campagna di donazioni sistematizzata: l’obiettivo è quello di affrancarsi dalla dipendenza dagli sponsor privati e dalle istituzioni, da cui è sempre provenuta la maggior parte del denaro utile a sostenere l’operato dell’organizzazione. A meno di due mesi dall’apertura della raccolta fondi, Tor ha annunciato il superamento dei 200mila dollari.

Donazioni Tor

Al 15 gennaio scorso, il numero dei donatori si contava in 5.265, per 205.874 dollari raccolti: “non sapevamo se le persone che apprezzano Tor avrebbero effettivamente investito per la nostra indipendenza – spiegano i rappresentanti del Tor Project – Ora sappiamo che è così”. Complici dei testimonial capaci di comunicare Tor anche al pubblico meno consapevole, fra cui un Edward Snowden che ha spiegato come “senza Tor, Internet sarebbe paragonabile alle strade di una città pesantemente sorvegliata”, la raccolta fondi ha dimostrato come gli utenti siano disposti a spendersi perché Tor guadagni in indipendenza, e possa così contare su una maggiore capacità di “difendere i diritti degli attivisti che si battono per i diritti umani” e “di difendere la privacy di ciascuno di noi”.

I fondi finora raccolti con le donazioni da parte degli utenti sono per ora una piccola parte rispetto ai fondi raccolti con la mediazione delle istituzioni e delle aziende: dai documenti di bilancio che il progetto ha compilato a fini fiscali, diffusi nei giorni scorsi e relativi al 2014, si apprende che il progetto è stato alimentato con 2,5 milioni di dollari, la maggior parte dei quali è stato necessario per retribuire coloro che hanno lavorato per sostenere Tor Project in qualità di dirigenti o di dipendenti. Il 75 per cento di questa somma di denaro è ascrivibile a fondi provenienti dalle istituzioni statunitensi.

Le donazioni restano aperte, l’ obiettivo per il prossimo anno è quello di diversificare sempre di più i finanziamenti. Quello che le cifre in dollari non riescono ad esprimere, in ogni caso, è l’impegno mostrato costantemente dai volontari per sorreggere l’infrastruttura di Tor e affinare il codice che la anima.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
25 gen 2016
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