Tor, nuovo patto con gli utenti

Tor, nuovo patto con gli utenti

Il management rinnovato del network a cipolla promette di promuovere l'anonimato in Rete e di non installare mai backdoor nel codice
Il management rinnovato del network a cipolla promette di promuovere l'anonimato in Rete e di non installare mai backdoor nel codice

Il team responsabile del progetto Tor continua con l’iniziativa di rinnovamento, e dopo la sostituzione del management è ora il momento di un nuovo Contratto Sociale stretto idealmente con gli utenti e la community che si riconosce nella rete a cipolla per la difesa dell’anonimato online.

Il Contratto è ispirato a quanto già fatto dagli sviluppatori della disto Linux Debian, riferisce il blog di Tor, rappresentando una lista di comportamenti da tenere e di obiettivi da raggiungere per la promozione e la difesa dei diritti umani essenziali – con quello di espressione in primis – su Internet.

I punti stabiliti nel nuovo contratto includono quindi lo sviluppo continuo di tecnologie di anonimato e a tutela della privacy utilizzabili dal pubblico, un approccio “open” alla ricerca e alla produzione di codice sorgente, la distribuzione gratuita e pienamente accessibile delle tecnologie di Tor, la promozione “educativa” nell’uso delle suddette tecnologie, l’onestà di intenti in merito alle capacità e ai limiti di ciò che è possibile fare con la rete a cipolla.

Ultimo ma non ultimo, il team di Tor si impegna a non arrecare mai intenzionalmente “danno” agli utenti, rispettando la loro fiducia e lavorando in trasparenza resistendo alle pressioni provenienti dall’esterno; la darknet non includerà mai porte di accesso privilegiate “sul fronte o sul retro” per l’FBI o chiunque altro, suggeriscono gli sviluppatori.

Le promesse del nuovo Contratto Sociale rappresentano l’ennesimo tentativo del Progetto Tor di lasciarsi alle spalle le polemiche e i problemi del recente passato, tra continui assalti sul fronte della sicurezza del network – anonimo ma non certo impermeabile alle compromissioni – e i continui rimandi alle molestie sessuali di cui si è reso protagonista Jacob Appelbaum.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
17 ago 2016
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