Seoul (Corea del Sud) – Si hanno ancora pochi dati sull’effettiva capacità di propagazione di un virus mutante nato, pare, da una costola di CIH, il virus “Chernobyl” dagli effetti piuttosto clamorosi che ha mietuto “vittime” tra i computer di mezzo mondo nei mesi scorsi. A dare l’allarme di questo nuovo “ceppo” è nientemeno che il ministero dell’Informazione e della Comunicazione sudcoreano che ha reso pubblico un “warning” in merito.
Stando alle fonti governative, riprese in queste ore da alcuni media locali, il centro che si occupa in questi giorni e settimane della transizione ad Anno2000 ha rilevato il diffondersi, oltre che di “NewApt”, worm di cui Punto Informatico ha già parlato, anche di “Windows95/Love”.
Quest’ultimo viene considerato particolarmente letale perché riprende da vicino le capacità distruttive già possedute da CIH. Proprio la Corea del Sud, tra l’altro, fu uno dei paesi più colpiti dal virus Chernobyl ed è quindi comprensibile l’attenzione che sta generando questa sua mutazione.
In particolare, sembra che “Love” passi da un computer all’altro posizionandosi all’interno di file condivisi in una rete, ma anche in una chat, o di programmi specifici poi scaricati dagli utenti. Una volta “dentro” inizia a colpire non appena eseguito, rallenta la velocità di lavoro del personal computer e genera addirittura un suono particolare che denuncerebbe, dicono gli esperti, l’operazione di danneggiamento del sistema.
Antivirus per Love sono ora disponibili presso due case antivirus coreane, la Hauri e la Dr. Ahn .
Come si ricorderà CIH Chernobyl colpì il 26 aprile, “anniversario” dell’incidente nucleare ucraino, circa 300mila computer in tutto il mondo, danneggiando il BIOS e il sistema operativo, cancellando interi hard disk e nella maggioranza dei casi impedendo il successivo utilizzo delle macchine colpite da una delle più dannose epidemie registrate fino ad oggi.