Toronto – La polizia canadese sta indagando ma per il momento non sembra venirne fuori, così anche la società che gestisce i servizi di interscambio regionale delle ferrovie dell’area di Toronto: si brancola nel buio a caccia dell’autore di alcuni… scherzi al sistema informativo locale.
Ad essere preso di mira da un ignoto hacker è stato in particolare il Primo Ministro canadese, Stephen Harper. Anziché fornire informazioni sui treni in arrivo e in partenza e più in generale sulle attività ferroviarie, i LED dei tabelloni hanno iniziato a lampeggiare con una sola frase, ripetuta ad intervalli di tre secondi: “Stephen Harper mangia i bambini”.
L’autorità locale GO Transit ha da un lato confermato per bocca di un portavoce che si tratta di “un atto elettronico vandalico” e dall’altro ha ammesso: “Riteniamo sia stato un cracker. Non abbiamo identificato la persona che lo ha fatto, ma lavoriamo a stretto contatto con la società che gestisce i tabelloni elettronici per risolvere il problema”.
Eh già, una delle conseguenze meno gradevoli dell’incursione sta nel fatto che quei tabelloni, utili a moltissimi passeggeri in transito nonché al personale ferroviario, sono rimasti spenti per tre giorni.
Dalle mezze spiegazioni emerse, però, sembrerebbe che l’incursione dell’ignoto smanettone non sia stata particolarmente complessa: i sistemi di gestione degli avvisi elettronici non erano infatti protetti da password. E questo potrebbe indurre a ritenere che un accesso qualsiasi abbia consentito al “burlone digitale” di inserire quella frase. Ed è questo che induce le autorità ad escludere che ad agire possa essere stato un dipendente dell’azienda. Secondo il giornale locale Star il cracker sarebbe salito a bordo di un treno e da lì avrebbe operato.
Non tutti peraltro sono disposti a definire “cracker” l’autore di questa incursione, anzi c’è chi la ritiene una intrigante forma di hacktivism , ovvero di sperimentazione tecnologica militante.
La battuta migliore sull’accaduto, però, è senz’altro quella di Gerry Nicholls, della National Citizens Coalition, e testimone diretto dell’avvenimento. Ai giornali ha infatti dichiarato: “Ho lavorato con Stephen Harper per cinque anni e non una volta in quel periodo ha mangiato un bambino”.