I “pirati” del file sharing sono uniti sotto il jolly roger di BitTorrent, condivisori all’unisono dei contenuti più popolari indipendentemente dalla lingua dei suddetti e dal paese di residenza . È questo il dato più rivelante che si ricava da un nuovo studio presentato nel corso di un convegno a Stoccolma, in cui i ricercatori hanno accorpato i risultati delle analisi dei trend di download sul network di distribuzione iper-veloce inventato da Bram Cohen quasi due lustri or sono.
Lo studio prende in esame due swarm BitTorrent (ospitati sul tracker di The Pirate Bay) al picco della condivisione agli inizi di giugno, vale a dire l’action movie hollywoodiano Push e il thriller d’azione The Sniper del cinema di Hong Kong. I due download sono stati scelti per la loro popolarità nonostante le evidenti differenze culturale, essendo il primo un rip in lingua inglese e il secondo un fansub parlato in dialetto cantonese con sottotitoli nella lingua d’Albione.
“Davamo per scontato che The Sniper avrebbe attratto gli interessi di una popolazione che parlasse cantonese e Push un tipo di pubblico che parlasse inglese”, dice il ricercatore di Bell Labs Vijay K. Gurbani autore dello studio, ma all’atto pratico le cose hanno assunto una piega del tutto inaspettata visto che i download del fansub cinese The Sniper sono risultati essere più popolari negli Stati Uniti che in Cina .
Su BitTorrent la territorialità non esiste, rivela lo studio, anzi su può anche dire che il file sharing sia uno dei fenomeni tecnologici più globali in assoluto considerando che sugli oltre 120mila peer attivi sui due download (122.437 per The Sniper e 136.259 per Push) il numero di paesi coinvolti supera abbondantemente i 150 (165 per The Sniper e 159 per Push) nell’arco della settimana presa in esame.
La maggiore fetta di utenti-condivisori continua a essere di matrice statunitense, continua lo studio, ma i 165 paesi toccati dallo swarm di The Sniper (sui 192 riconosciuti dalle Nazioni Unite, dice Gurbani) dimostrano chiaramente la pervasività di un fenomeno, quello della condivisione su reti peer-to-peer, che nel complesso è qui per restare .
Una caratteristica già abbondantemente nota e che viene ulteriormente confermata è la tendenza della rete BT a favorire lo scambio di contenuti “freschi”, con un punto di “maturità” raggiunto in pochi giorno e oltre il quale gli swarm degradano e i peer cominciano a farsi meno affollati. Il rapporto tra seeder e leecher si stabilizza a partire dal quinto giorno di condivisione, dice lo studio, oltre l’interesse cala così come la disponibilità di parti fresche da scaricare.
Alfonso Maruccia