È noto come Microsoft affermi che Linux e altri popolari software a codice aperto violino oltre 230 suoi brevetti. Una dichiarazione già criticata, smentita e dileggiata da molti sostenitori dell’open source, e su cui ora ha voluto esprimersi anche il papà di Linux, Linus Torvalds, intenzionato a dissipare quelli che considera “timori infondati”.
“L’aggressiva difesa con cui Microsoft protegge la sua proprietà intellettuale, che include l’affermazione secondo cui Linux viola un certo numero di suoi brevetti, non è altro che marketing”, ha asserito Torvalds in una intervista condotta dall’executive director di Linux Foundation , Jim Zemlin.
Il celebre sviluppatore ha poi aggiunto: “Non credo che Microsoft utilizzerebbe i propri brevetti come un’arma”, per lo meno non in modo diretto, ricorrendo al tribunale. Torvalds ritiene infatti che, tra le cose che frenano Microsoft dall’usare i brevetti come un’arma legale contro Linux, vi sia il timore di destare le attenzioni indesiderate dell’antitrust americano, che in passato l’ha già condannata per aver esercitato forme di monopolio e pratiche anti-concorrenziali.
In compenso, secondo il babbo del Pinguino, Microsoft non esita a “usare qualsiasi cosa”, inclusi i brevetti, per creare FUD (Fear Uncertainty Doubt) e avvantaggiarsi della propria forza di marketing. “Tutto ciò che possiamo fare – ha detto Torvalds – è rispondere a Microsoft con i fatti, continuando a migliorare Linux e convincendo un numero sempre maggiore di aziende che l’open source è più forte di qualsiasi monopolio”.