Toshiba e SanDisk investono sui transistor 3D

Toshiba e SanDisk investono sui transistor 3D

Le due aziende hi-tech annunciano un piano di riconversione industriale per la realizzazione di chip di memoria tridimensionali in un impianto giapponese. Un investimento che inizierà a fruttare nel 2016
Le due aziende hi-tech annunciano un piano di riconversione industriale per la realizzazione di chip di memoria tridimensionali in un impianto giapponese. Un investimento che inizierà a fruttare nel 2016

Il colosso giapponese Toshiba, assieme al suo partner americano SanDisk, è pronto a riconvertire un impianto produttivo in Giappone per dedicarlo alla realizzazione di chip NAND 3D. La nuova produzione dovrebbe partire entro il 2016, e la crescita dei nuovi gadget alla moda (mobile e indossabili) contribuirà ad ammortizzare i costi.

Il costo iniziale per la riconversione (391 milioni di dollari) della fabbrica di Yokkaichi, nella prefettura di Mie, verrà coperto da Toshiba , mentre la somma con cui SanDisk contribuirà all’operazione non è stata ancora quantificata.

Le memorie NAND 3D (con i chip montati “in pila” uno sull’altro) sono un settore relativamente giovane e in espansione , soluzione tecnologica adottata dai maggiori produttori (Samsung in testa) per tener testa al problema della inaffidabilità delle memorie flash con l’evoluzione dei nodi produttivi e la miniaturizzazione spinta dei transistor.

Toshiba, che assieme alla succitata Samsung è uno dei due maggiori produttori di NAND flash al mondo, pianifica di investire circa 4 miliardi di dollari nella produzione di nuovi chip con un incremento del 67 per cento rispetto al biennio precedente. I chip 3D dovrebbero rappresentare il 5,2 per cento delle memorie flash totali commercializzate per quest’anno, mentre le previsioni per il 2015 parlano di un 30,2 per cento del mercato entro il 2015.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 mag 2014
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