Aprendo la confezione di un laptop Toshiba Satellite A305-S6845 non emerge nulla di particolarmente innovativo: computer e caricabatterie, manuali, CD di ripristino, cavi. Ma anche se non si vede, in realtà c’è un softwarillo in più, una “chicca” secondo Toshiba che ha il merito – dice l’azienda – di semplificare la vita: è Face Recognition . Un sistema che promette di svincolare l’utente dal dover ricorrere alle password, perché secondo quanto afferma la casa, per fare il “logon” al sistema – o superare una qualsiasi protezione – ci si può affidare al proprio volto: mostrandolo alla telecamera, il software è in grado di riconoscerlo e agire di conseguenza, ad esempio garantendo l’autorizzazione all’accesso.
Molti si domandano quale possa essere il grado di affidabilità di un simile software: basti pensare all’imbarazzo in cui potrebbero trovarsi due gemelli, poiché – a differenza di quanto previsto in altre soluzioni precedenti – Toshiba non avrebbe considerato questa evenienza.
Si tratta di una tecnologia che l’azienda dichiara di studiare da molto: sin dal primo annuncio , tuttavia, il costruttore ha specificato che l’impiego ideale di Face Recognition è di tipo familiare o di comunità, cioè di quelle realtà dove un laptop può essere condiviso tra più persone ma non sono presenti particolari esigenze di sicurezza. Poco prudente, dunque, ne sarebbe l’impiego dove occorra garantirsi un elevato grado di protezione.
Chi, preso dalla curiosità, volesse provare – protezioni permettendo – può soddisfare la propria sete scaricando il software da questa pagina del sito di supporto della casa. Attenzione però: è dichiarato funzionante solo su Windows Vista.
Marco Valerio Principato
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