L’attività di Toshiba nel mercato laptop è ufficialmente giunta al capolinea: la quota restante del business legato al marchio Dynabook è passata nelle mani di Sharp. L’operazione è stata finalizzata nel mese di giugno, ma solo ora ne giunge l’annuncio.
Toshiba Corporation annuncia di aver trasferito il 19,9% delle azioni di Dynabook a Sharp Corporation. Come risultato di questa manovra Dynabook è divenuta una sussidiaria posseduta interamente da Sharp.
Toshiba ha ceduto il 100% di Dynabook a Sharp
Termina così un’avventura iniziata nell’ormai lontano 1985 quando Toshiba portò sul mercato il suo primo portatile, il modello T1100 (nell’immagine qui sotto) con batteria interna ricaricabile, lettore per floppy disk da 3,5 pollici e RAM fino a 512 kB. Il prezzo di vendita è stato allora fissato intorno ai 2.000 dollari.
Tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio successivo il marchio ha giocato un ruolo da protagonista nel mercato PC. Le cose non sono andate altrettanto bene nel corso dell’ultima decade passando dai 17,7 milioni di unità distribuite a livello globale nel 2011 a 1,4 milioni nel 2017. Di seguito il resto del comunicato in forma tradotta che riassume le fasi principali del passaggio.
Secondo i termini di un accordo del giugno 2018 per l’acquisto di azioni sottoscritto da Toshiba e Sharp, Toshiba ha trasferito a Sharp l’80,1% delle quote di Toshiba Client Solutions, allora sussidiaria interanente controllata da Toshiba attiva nel business dei personal computer. Il trasferimento si è concluso nell’ottobre 2018 e TCS è stata ribattezzata in Dynabook nel gennaio 2019. Il 30 giugno 2020, come da termini dell’accordo, Sharp ha esercitato un’opzione per le quote rimanenti di Dynabook possedute da Toshiba e Toshiba ha completato le procedure per il loro trasferimento.
Nell’immagine qui sopra invece Satellite Pro C50, una delle new entry del catalogo Dynabook. Altri portatili annunciati di recente sono quelli della serie Portégé X, Tecra A30-G, Tecra A40-G e Satellite Pro L50-G.