Il “suo” T9 ha già fatto il giro del mondo, è già entrato nella testa degli utenti di telefonia mobile e da anni condiziona il modo in cui agitano le dita sul tastierino del loro cellulare. Ma ora per Cliff Kushler si apre una nuova era: ieri ha lanciato ufficialmente all’evento TechCrunch50 la sua nuova startup nata con un solo scopo, quello di far dimenticare a tutti le tecnologie precedenti e farli passare in massa a Swype.
Cosa è Swype? È un modo veloce di inserimento del testo su qualsiasi display touch , è lo sfioramento continuo, è il dito che passa su una tastiera virtuale rappresentata a schermo e compone in questo modo le parole, è la velocità fattasi falange. Soprattutto, è una tecnologia brevettata dalla startup, che ora cerca finanziatori per diffondere il più rapidamente possibile il nuovo modo di sfiorare gli schermini illuminati.
Il funzionamento è dunque ovvio : il dito o lo stylus si passano sulla tastiera virtuale senza bisogno di staccarli dallo schermo tra una lettera e l’altra. È il dizionario che c’è dietro il software, per ora composto da 65mila vocaboli in inglese, ad evitare errori e suggerire la conclusione della parola digitata . Come scrivere un maiuscolo? Basta girare verso l’alto o il basso il dito.
Semplice? Geniale? Di certo i suoi creatori, lo stesso Kushler e il suo socio Randy Marsden, hanno tutte le carte in regola per riuscire a piazzare il sistemino: Kushler dispone di 14 brevetti essenziali e Marsden ha una esperienza specifica nelle tastiere virtuali, avendo sviluppato quella di Microsoft. Swype, hanno ribadito i due, ha richiesto cinque anni di lavoro e vista l’enorme diffusione che stanno avendo i dispositivi touch, non ultimo l’iPhone di Apple, la possibilità di swypizzare un alto numero di dispositivi è decisamente concreta.
Swype dovrà vedersela con un solo importante competitor . Come sottolinea qualcuno , per quanto brillante risulti la creatura di Kushler, non si tratta di una novità assoluta. Con un principio simile, basato sul riconoscimento del movimento effettuato nel corso dello strofinamento, già i ricercatori IBM nel 2004 avevano realizzato il loro SHARK (shorthand-aided rapid keyboarding), divenuto poi ShapeWriter : progetto tutt’oggi esistente e in via di sviluppo anche per Android .
Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è sempre il sistema più efficiente o efficace.