Touch: è l'alba di Swype

Touch: è l'alba di Swype

Uno dei papà del T9 passa allo sfioramento continuo: Swype convinceva già mesi fa, ed ora si annuncia al mercato. C'è chi ne prevede la rapida adozione da parte dei produttori di tecnologie mobile. Nuovo? Quasi
Uno dei papà del T9 passa allo sfioramento continuo: Swype convinceva già mesi fa, ed ora si annuncia al mercato. C'è chi ne prevede la rapida adozione da parte dei produttori di tecnologie mobile. Nuovo? Quasi

Il “suo” T9 ha già fatto il giro del mondo, è già entrato nella testa degli utenti di telefonia mobile e da anni condiziona il modo in cui agitano le dita sul tastierino del loro cellulare. Ma ora per Cliff Kushler si apre una nuova era: ieri ha lanciato ufficialmente all’evento TechCrunch50 la sua nuova startup nata con un solo scopo, quello di far dimenticare a tutti le tecnologie precedenti e farli passare in massa a Swype.

Cosa è Swype? È un modo veloce di inserimento del testo su qualsiasi display touch , è lo sfioramento continuo, è il dito che passa su una tastiera virtuale rappresentata a schermo e compone in questo modo le parole, è la velocità fattasi falange. Soprattutto, è una tecnologia brevettata dalla startup, che ora cerca finanziatori per diffondere il più rapidamente possibile il nuovo modo di sfiorare gli schermini illuminati.

swype al lavoro

Il funzionamento è dunque ovvio : il dito o lo stylus si passano sulla tastiera virtuale senza bisogno di staccarli dallo schermo tra una lettera e l’altra. È il dizionario che c’è dietro il software, per ora composto da 65mila vocaboli in inglese, ad evitare errori e suggerire la conclusione della parola digitata . Come scrivere un maiuscolo? Basta girare verso l’alto o il basso il dito.

Semplice? Geniale? Di certo i suoi creatori, lo stesso Kushler e il suo socio Randy Marsden, hanno tutte le carte in regola per riuscire a piazzare il sistemino: Kushler dispone di 14 brevetti essenziali e Marsden ha una esperienza specifica nelle tastiere virtuali, avendo sviluppato quella di Microsoft. Swype, hanno ribadito i due, ha richiesto cinque anni di lavoro e vista l’enorme diffusione che stanno avendo i dispositivi touch, non ultimo l’iPhone di Apple, la possibilità di swypizzare un alto numero di dispositivi è decisamente concreta.

Swype dovrà vedersela con un solo importante competitor . Come sottolinea qualcuno , per quanto brillante risulti la creatura di Kushler, non si tratta di una novità assoluta. Con un principio simile, basato sul riconoscimento del movimento effettuato nel corso dello strofinamento, già i ricercatori IBM nel 2004 avevano realizzato il loro SHARK (shorthand-aided rapid keyboarding), divenuto poi ShapeWriter : progetto tutt’oggi esistente e in via di sviluppo anche per Android .

Quale il migliore? Qui di seguito un video della presentazione di Swype e, più sotto, un video che illustra il funzionamento di ShapeWriter. Va da sé che non è detto che il migliore finisca per imporsi: la storia della tecnologia dimostra che a dominare il mercato di settore non è sempre il sistema più efficiente o efficace.

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Pubblicato il
11 set 2008
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