Toyota: il wallpaper è mio e lo gestisco io

Toyota: il wallpaper è mio e lo gestisco io

La casa automobilistica digrigna i denti chiedendo che gli sfondi per desktop pubblicati da un sito vengano rimossi, incondizionatamente. La resistenza è inutile
La casa automobilistica digrigna i denti chiedendo che gli sfondi per desktop pubblicati da un sito vengano rimossi, incondizionatamente. La resistenza è inutile

Suscita clamore la notizia che sta facendo il giro del web da qualche giorno, riguardo alla dura presa di posizione di Toyota nei confronti di Desktop Nexus , sito specializzato nella diffusione di wallpaper. Stando a quanto dichiarato dai legali della casa automobilistica, il sito deve tassativamente rimuovere tutti i contenuti relativi alle proprie autovetture, anche quelli il cui copyright appartiene a terzi.

il copyright si abbatte sui wallpaper I solerti legali della casa nipponica hanno infatti contattato Harry Maugans, proprietario del sito web in questione, chiedendo espressamente che qualsiasi contenuto relativo ai marchi Toyota , Scion e Lexus venga rimosso dall’archivio di wallpaper. La rimozione deve essere completa, anche se il copyright appartiene a terzi: questo è quanto emerge dalla richiesta effettuata dagli scagnozzi di Toyota.

Una richiesta su cui molti esprimono dubbi, vuoi perché non è stata utilizzata la formula classica del DMCA , la take down notice , vuoi perché ai più sembra una spacconata: anziché concentrare il fuoco su questa o quell’immagine “abusiva”, la corporation dell’automobile sembra tentare di colpire a casaccio pur di esprimere il proprio “peso digitale”.

“L’avvocato di Toyota mi ha anche detto che se vogliamo che la casa automobilistica identifichi le immagini su cui grava il loro copyright, saremo costretti a pagare il servizio” spiega Maugans in un’intervista. “Temo anche che questo attrito possa risolversi in una querela”, ben sapendo che in molti casi non è consigliabile mettersi contro un’azienda che di certo non bada a spese per potersi permettere i migliori avvocati sulla piazza.

I dubbi sono molti: “Cosa accadrebbe se Toyota dichiarasse di detenere di diritti di tutte le immagini? Come possiamo provare che non sia una menzogna costruita per far togliere le immagini?” continua il gestore del sito web. Certo, quelle de Maugans sono solo ipotesi, dettate forse dalla paura di finire in una lunga e dispendiosa battaglia legale.

Le motivazioni di Toyota appaiono insondabili, poiché nonostante le complesse accezioni sulle norme che regolano il copyright, il sito in questione sembra effettivamente solo una fonte di immagini che fa largo uso di fan art, riconducibile all’ottica del fair use . Del resto, il passaparola generato dal web è quasi sempre un’ottima forma promozionale, quindi qualcuno potrebbe ritenere controproducente attaccare chi fa pubblicità all’azienda senza beccare un soldo.

E infatti tutto questo si sta rivelando un boomerang per l’azienda: la notizia ha suscitato clamore, rimbalzando di blog in blog, di sito in sito. I commenti si sprecano, in molti ne discutono, anche con toni accesi , ma la sensazione che emerge è che in seguito a questo atto di forza l’immagine che la casa automobilistica vuol dare di sé nel web risulti negativa ai più.

Vincenzo Gentile

fonte immagine

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
18 nov 2008
Link copiato negli appunti