Come negli scenari più avveniristici dei film di fantascienza, uomini e robot impareranno a convivere in armonia, magari facendosi una rigenerante corsetta insieme. E qui potrebbe scattare la tentazione eterna della sfida, in questo caso sulla pista, tra muscoli pulsanti e lucide giunture meccaniche. Se la squadra umana potrebbe già contare su primatisti di fama mondiale, quella robotica si sta ancora organizzando, ma ha fatto un piccolo passo da gigante. È infatti recente la presentazione di un nuovo prototipo di robot umanoide , sviluppato da Toyota per tenersi meglio in equilibrio e correre più veloce.
L’ultimo robot corridore è alto 130cm, pesa 50kg ed è dotato di arti più mobili e flessibili, capaci di spingere la macchina ad una velocità media di 7km/h . Esattamente uno in più rispetto a quella del più vecchio e noto Asimo, bipede progettato da Honda e definito dai suoi stessi creatori “il robot umanoide più sviluppato sulla faccia del pianeta”. Lo sarà anche, ma adesso dovrà fare i conti con un altro atleta meccanico.
In un video dimostrativo Toyoya ha illustrato alcuni “Esperimenti di corsa veloce che coinvolgono un robot umanoide”. I primi hanno riguardato il controllo dell’equilibrio nel momento in cui i piedi artificiali cambiano posizione sulla superficie: il robot primatista inizia a scaldarsi, mentre un’addetta lo spinge, cercando di farlo cadere a terra. Qui i ricercatori Toyota sono riusciti a sviluppare metodi in tempo reale per evitare incidenti ed eventuali sbucciamenti di ginocchia.
Nel prosieguo del video, il robot dimostra la sua velocità, garantita da movimenti straordinariamente simili a quelli di una gamba umana. Il bipede artificiale compie un passo ogni 340ms e arriva addirittura a rimanere sospeso in aria per 100ms . Non si tratta, tuttavia, di un prototipo perfetto: la creatura di Toyota non riesce a divincolarsi in percorsi che non siano lisci e rettilinei, al contrario di quanto ha dimostrato il fratello maggiore Asimo. Inoltre, non è capace di sopportare spinte più forti di quelle dell’addetta nel filmato ufficiale di presentazione.
L’atletico robottone è l’ultimo arrivato nella famiglia artificiale Toyota che può già vantare su un nutrito gruppo di creature. A cominciare dal trombettista fino al più recente violinista che si muoveva fluido grazie a 17 articolazioni distribuite tra mani e braccia. Movimenti destinati alla presa di oggetti d’uso comune, per portare questi assistenti del futuro nelle case di tutti quei cittadini bisognosi di assistenza. Per ora, tuttavia, la fantascientifica sfida si tiene all’aria aperta, una sgambata dopo l’altra.
Mauro Vecchio