Smart city: Toyota e NTT insieme per l'innovazione

Toyota e NTT insieme nel nome delle smart city

Le due aziende hanno firmato un Memorandum of Understanding per lo sviluppo congiunto di tecnologie da destinare ai centri urbani del futuro.
Toyota e NTT insieme nel nome delle smart city
Le due aziende hanno firmato un Memorandum of Understanding per lo sviluppo congiunto di tecnologie da destinare ai centri urbani del futuro.

Stretta di mano tra le giapponesi Toyota (Toyota Motor Corp) e NTT (Nippon Telegraph and Telephone Corp) per lo sviluppo congiunto di una piattaforma da destinare alla realizzazione delle smart city. Firmato un Memorandum of Understanding che tra le altre cose prevede investimenti per un totale pari a 1,8 miliardi di dollari.

Smart City: una piattaforma da Toyota e NTT

La tecnologia messa in cantiere sarà destinata in primis all’elaborazione delle informazioni raccolte da abitazioni, veicoli, istituzioni pubbliche e molte altre fonti, potendo così gettare le basi per la creazione di nuovi servizi in territori quali trasporti, salute ed energia.

Il primo banco di prova sarà la città prototipo realizzata dal gruppo automobilistico nelle vicinanze del monte Fuji, un centro composto da strutture e infrastrutture a zero emissioni, ad alto tasso di innovazione con soluzioni integrate per quanto riguarda robotica, vetture self-driving, intelligenza artificiale e fonti rinnovabili.

Una piattaforma per le smart city da Toyota e NTT

L’accordo siglato passa anche dall’acquisizione del 2,07% del pacchetto azionario di NTT da parte di Toyota e dello 0,9% di quello dell’automaker da parte della multinazionale di Tokyo. La partnership tra le due aziende non è cosa nuova: già da anni collaborano nel territorio della mobilità, sul fronte delle auto connesse.

In tema smart city, sempre più gruppi stanno puntando in questa direzione, inclusi alcuni nomi celebri del panorama hi-tech: uno su tutti Alphabet, la parent company di Google, con il lavoro del team Sidewalk Labs portato avanti a Toronto che di recente ha però incontrato qualche ostacolo. Ci sono poi anche Tencent Holdings, Samsung Electronics e Panasonic per fare altri esempi.

Fonte: Toyota
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Pubblicato il
24 mar 2020
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