In attesa che le promesse di chi opera nel territorio delle self-driving car diventino realtà, gli automaker continuano a investire sulla dotazione di sistemi per la sicurezza pensati per intervenire correggendo comportamenti inadeguati o poco responsabili dei conducenti. È il caso delle novità annunciate da Toyota e che troveranno posto in tutte le vetture commercializzate dal gruppo nipponico a partire dal prossimo anno.
Toyota: Automatic Engine Shut Off
La prima delle due tecnologie in questione è stata battezzata Automatic Engine Shut Off. Il nome scelto è già di per sé piuttosto esplicativo per capire di cosa si tratta: spegne il motore dopo un periodo di inattività. Già oggi i veicoli del gruppo emettono segnali sonori e luminosi per avvisare dell’anomalia: lo fanno fin dall’introduzione del sistema Smart Key System nell’ormai lontano 2003. In futuro l’auto invierà anche una notifica sullo smartphone, mediante app.
Toyota: Automatic Park
Il secondo dei sistemi si chiama invece Automatic Park e sarà applicato ai veicoli con gestione elettronica del cambio: si occuperà di inserire in modo autonomo la modalità parcheggio in concomitanza di una sosta, anche se il conducente se ne dimentica. Questo contribuirà a scongiurare il rischio che la vettura possa muoversi senza nessuno a bordo, con conseguenze che non è difficile immaginare.
Un incidente di questo tipo (roll-away accident) è accaduto all’attore Anton Yelchin (celebre per aver interpretato Pavel Chekov in Star Trek), trovato senza vita nel giugno 2016, travolto dalla sua vettura, lasciata in folle all’esterno della villa in cui risiedeva, su una strada in pendenza.
Tornando alla guida autonoma, Toyota ha annunciato all’inizio dell’anno la piattaforma P4 destinata alla creazione delle self-driving car. La prima del gruppo ad essere dotata della tecnologia è stata una Lexus LS 500h mostrata tra i padiglioni del CES 2019 di Las Vegas. Nell’immagine qui sopra è possibile vedere la scatola dell’impianto, una sorta di valigia posizionata nel bagagliaio.