Tokyo – Bianco, lucido, occhioni a mandorla. Imbraccia un violino e si esibisce davanti alla platea radunata da Toyota in occasione della presentazione dei propri bot domestici. Due i robot del colosso giapponese che nei prossimi anni scorrazzeranno nelle case dei giapponesi per fornire assistenza nelle faccende domestiche e nelle incombenze quotidiane.
Più elegante del robottone di Honda ASIMO , il violinista di Toyota, un metro e mezzo di altezza per 56 chili, si muove fluido grazie alle 17 articolazioni distribuite fra le mani e le braccia. Non saprà resistere ad un assalto fisico ma sa eseguire un perfetto vibrato. Ciò nonostante, non è stato progettato per intrattenere piacevolmente con dei concerti duettando con il robot trombettista , anch’esso made in Toyota . Nei prossimi mesi il colosso automobilistico giapponese lavorerà per migliorare la coordinazione e la destrezza dell’androide violinista per consentirgli di impugnare e utilizzare oggetti di uso comune. Potrà così vantare la qualifica di partner robot , capace di rendersi utile nelle case dei cittadini che necessitano di assistenza. Questa, dunque, la sua vera destinazione.
Si prevede che il robot violinista possa riciclarsi in mansioni domestiche , nell’assistenza infermieristica e nell’ accompagnamento degli anziani , una nutrita categoria di cittadini nipponici a cui l’industria sta dedicando sempre più attenzioni .
Il secondo robot a cui sta lavorando Toyota non ha un aspetto umano: Mobiro, mobility robot , è un due ruote in grado di tenersi autonomamente in equilibrio, pesa 250 chili ed è dotato di una batteria che consente di percorrere 20 chilometri ogni ora di carica. Decisamente più sofisticato del robopattino Segway , Mobiro non necessita di ordini, né deve interpretare i movimenti del corpo del padrone: è in grado di seguirlo e di trasportarlo anche sui terreni più accidentati e pendenti, è in grado di raggiungerlo evitando autonomamente ostacoli.
Prima di iniziare ad assistere i cittadini con difficoltà di deambulazione, Mobiro verrà sottoposto ad una fase di test sul campo: dal prossimo anno inizierà ad essere impiegato al servizio dei pazienti degli ospedali.
“Vogliamo creare dei robot che possano essere utili alla vita quotidiana delle persone – ha spiegato nell’ambito della conferenza stampa di presentazione Katsuaki Watanabe, presidente di Toyota – vogliamo accelerare lo sviluppo di robot che diano il loro contributo alla società mettendo a frutto la nostra esperienza e la spinta innovativa che abbiamo accumulato in campo automobilistico”. Un obiettivo che Toyota, raddoppiando la sua forza lavoro impegnata nella divisione robotica, ha previsto di raggiungere entro il 2010, quando automobilistica e robotica saranno integrate, quando i bot affiancheranno gli uomini sul posto di lavoro, nelle case, nelle città.
Gaia Bottà