La capacità di una startup di innovarsi non è soltanto l’idea di successo che diventa realtà, ma anche la capacità di avvalersi di processi e metodologie prima inesistenti, come il cloud storage.
Stiamo parlando di una vera e propria apertura tecnologica, da visioni ingegnose e dall’abilità di identificare strumenti e risorse che rendono molto più semplici l’operatività e più elevate le performance aziendali, riducendo sia i margini di rischio che i tempi di sviluppo.
Certo, è facile dire “affidiamoci al cloud”, ma poi diventa complicato individuare un servizio che dia affidabilità e sicurezza senza le dovute valutazione. Una soluzione che diverse startup hanno scelto in tal senso è PCloud.
Il cloud storage come risorsa delle risorse
Diversamente dalle aziende già consolidate, che hanno dietro le spalle un’eredità notevole di sistemi e applicazioni, una startup può sfruttare il vantaggio di iniziare da zero.
A livello tecnologico, la rende più libera di scegliere le soluzioni di ultima generazione, evitando però di optare per quelle che frammentano dati e sistemi.
La chiave odierna è l’utilizzo di una piattaforma modulare che, avvalendosi di una cabina di regia unica e centralizzata, riesce a dare quella marcia tecnologica in più.
Deve essere nativamente integrata, scalabile, intelligente e, soprattutto, sicuro. Tutte caratteristiche che rispondono all’identikit di PCloud.
In fondo, non si tratta di indirizzare risorse eccessive per avvalersi di un cloud storage, ottenendo nel contempo la risorsa delle risorse per definizione, che consente l’accelerazione dei percorsi di crescita di una startup.
Con PCloud tutti i dati aziendali vengono criptati, protetti e sottoposti a regolare backup. Ciò grazie alla crittografia end-to-end di cui si avvale PCloud.
Si tratta di un metodo che connette due o più parti in modo che nessun estraneo riesca a spiare i dati aziendali.
L’acquisto di PCloud può essere effettuato accedendo qui, in cui si potrà scegliere il piano individuale più adatto alle esigenze aziendali.