Tracce di vita nel campione dell'asteroide Bennu

Tracce di vita nel campione dell'asteroide Bennu

Nel campione dell'asteroide sono state trovate tracce di aminoacidi, formaldeide e sali che potrebbero indicare la comparsa della vita su altri pianeti.
Tracce di vita nel campione dell'asteroide Bennu
Nel campione dell'asteroide sono state trovate tracce di aminoacidi, formaldeide e sali che potrebbero indicare la comparsa della vita su altri pianeti.

Da oltre un anno, gli scienziati della NASA e altre istituzioni studiano il campione di roccia e polvere prelevato dall’asteroide Bennu durante la missione OSIRIS-REx. L’agenzia spaziale ha comunicato la scoperta di molecole che, sulla Terra, indicano possibili tracce di vita. La sonda è ora in viaggio verso l’asteroide Apophis che raggiungerà ad aprile 2029.

Aminoacidi e sali nel campione

Il campione di Bennu potrebbe essere definito una capsula del tempo, in quanto può fornire importanti informazioni sull’origine del sistema solare (l’asteroide ha circa 4,5 miliardi di anni). I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature e Nature Astronomy.

Gli scienziati della NASA hanno scoperto nel campione 14 dei 20 aminoacidi che sulla Terra formano le proteine e tutte le cinque basi azotate che sulla Terra permettono di immagazzinare e trasmettere istruzioni genetiche in biomolecole più complesse, come DNA e RNA.

Sono state inoltre trovate quantità elevate di ammoniaca e formaldeide che possono formare molecole complesse, come gli amminoacidi. Quando questi ultimi si collegano in lunghe catene formano proteine che alimentano quasi ogni funzione biologica.

I colleghi degli Smithsonian’s National Museum of Natural History (Washington) e Natural History Museum (Londra) hanno invece trovato prove sull’ambiente in cui queste molecole si sarebbero formate. Gli scienziati hanno identificato nel campione tracce di 11 minerali, tra cui calcite, alite e silvite, che si formano quando l’acqua contenente sali disciolti evapora lasciando i sali sotto forma di cristalli solidi.

I risultati suggeriscono che le condizioni necessarie per la comparsa della vita erano diffuse in tutto il sistema solare primordiale, aumentando le probabilità che si sia formata su altri pianeti e lune.

Fonte: NASA
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Pubblicato il
31 gen 2025
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