Trading di criptovalute: presto anche con Mediolanum - Punto-Informatico.it

Mediolanum verso gli investimenti in criptovalute

Mediolanum apre alle criptovalute tra i servizi di investimento: i motivi del possibile ingresso della Banca nel trading crypto spiegati dal suo AD.
Mediolanum verso gli investimenti in criptovalute
Mediolanum apre alle criptovalute tra i servizi di investimento: i motivi del possibile ingresso della Banca nel trading crypto spiegati dal suo AD.

Il mondo delle criptovalute nell’ultimo periodo sta attirando molto l’attenzione, anche degli addetti ai lavori, e ora anche Banca Mediolanum si è dichiarata interessata ad entrare nel trading crypto.

Stiamo studiando il mondo delle criptovalute e pensiamo, anche se non abbiamo una tempistica, di introdurle come servizio di investimento.

Ha dichiarato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, in occasione della conferenza stampa volta a presentare i conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto di oltre 133 milioni di euro, in crescita del +85% rispetto ai 72,2 milioni del primo trimestre del 2020.

Vediamo in dettaglio quali sembrano essere i piani futuri della Banca in ambito crypto.

Mediolanum apre le porte al trading di criptovalute

Come servizio di investimento noi offriamo il trading online e, oltre ai titoli azionari e obbligazionari, l’idea è di permettere ai nostri clienti di acquistare o vendere criptovalute. Quindi come puro investimento.

Spiega l’AD di Banca Mediolanum. L’opinione sulle monete virtuali di Doris sembra essere in linea con quella della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) – l’ente rivolto alla tutela degli investitori, all’efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano – e Bankitalia: quello nelle criptovalute viene ritenuto un “investimento molto molto rischioso” a causa della forte volatilità.

In più, sottolinea il manager, bisogna distinguere fra le criptovalute private, come Bitcoin ed Ethereum, e le criptovalute di Stato, di cui si parla sempre di più.

Secondo la previsione di Massimo Doris le prime rimarranno abbastanza relegate negli investimenti più che nei pagamenti, mentre il discorso cambia totalmente per le seconde.

Il “criptodollaro” o il “criptoeuro” avrebbero un potenziale tutto diverso e addirittura secondo l’AD di Mediolanum potrebbero diventare una rivoluzione epocale che capace di mettere insieme i vantaggi delle valute virtuali, ad esempio le transazioni pubbliche e programmabili, ai vantaggi delle valute tradizonali, come la loro maggiore stabilità e la loro regolamentazione.

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Pubblicato il
14 mag 2021
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