Traduttori, anche Google fa l'indiano

Traduttori, anche Google fa l'indiano

Dopo Cupertino anche Mountain View stringe un accordo con i Cherokee. Perché le nuove tecnologie sono fondamentali per spingere i giovani ad interessarsi alle proprie origini
Dopo Cupertino anche Mountain View stringe un accordo con i Cherokee. Perché le nuove tecnologie sono fondamentali per spingere i giovani ad interessarsi alle proprie origini

Dopo l’ iniziativa di Apple che ha portato allo sviluppo di un’app per iPhone e iPod Touch dedicata alla lingua Cherokee, anche Google annuncia opzioni dedicate agli Indiani d’America.

Mountain View ha sottoscritto un accordo con i Cherokee che permetterà a Google di portare la loro lingua in quelle comprese tra quelle selezionabili nel menù delle lingue per l’home page, i messaggi e i pulsanti del motore di ricerca.

Prima del Cherokee peraltro Google aveva implementato il Maya e l’Azteco e addirittura quella del personaggio dei Looney Tunes Taddeo e il Klingon.

Per la lingua degli indiani d’America Google ha introdotto una tastiera virtuale ah hoc (come per le altre lingue che non utilizzano l’alfabeto ordinario) accessibile cliccando sull’icona tastiera che appare sulla destra del search box.

“Crediamo che gli sforzi come quello di Google siano essenziali per mantenere viva la nostra lingua – ha detto Chad Smith, Nation Principal Chief dei Cherokee – e stiamo lavorando duramente per mantenere vivo l’interesse dei nostri giovani nell’apprendimento della nostra lingua nativa, ma non potremmo avere successo senza questi mezzi fondamentali nell’era digitale”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
29 mar 2011
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