A fine agosto si è verificato un grave problema tecnico al sistema di controllo del traffico aereo nel Regno Unito che ha causato ritardi e cancellazioni in tutta Europa. In seguito all’indagine preliminare, il National Air Traffic Services (NATS) ha scoperto la fonte del bug software che ha rovinato le vacanze a migliaia di passeggeri.
Tutta colpa del sistema FPRSA-R
Il sistema di controllo del traffico aereo gestito dal NATS è piuttosto complesso e costituito da numerosi sottosistemi. Uno di essi è il Flight Plan Reception Suite Automated – Replacement (FPRSA-R). Il piano di volo di ogni aereo viene inviato prima all’Integrated Initial Flight Plan Processing System (IFPS) di Eurocontrol e successivamente ai singoli Air Navigation Service Provider (ANSP) che, per il Regno Unito, è il NATS.
Il NATS inserisce quindi i dati nel suo sistema ATC (Air Traffic Control) che include il FPRSA-R. La mattina del 28 agosto, una compagnia aerea (non è stato divulgato il nome) ha inserito un piano di volo nel sistema IFPS. I dati sono quindi arrivati al sottosistema FPRSA-R che, dopo averli convertiti nel formato ADEXP (ATS Data Exchange Presentation), ha individuato la presenza di un waypoint (punto sulla mappa) duplicato.
Questi due waypoint avevano lo stesso identificatore, ma si trovavano a circa 4.000 miglia nautiche di distanza tra loro. Il software non ha potuto estrarre la porzione del piano di volo all’interno dello spazio aereo del Regno Unito. Per sicurezza i sottosistemi FPRSA-R (primario e di backup) sono entrati in “fail-safe mode“, bloccando il controllo del traffico aereo.
Il NATS ha sottolineato che si tratta di un evento mai capitato prima. Il FPRSA-R ha elaborato oltre 15 milioni di piani di volo dal 2018. Il problema è stato risolto, ma le compagnie aeree hanno perso oltre 100 milioni di sterline in seguito alla cancellazione di oltre 1.500 voli. Il CEO di Ryanair, Michael O’Leary, ha dichiarato che il report del NATS non è corretto, chiedendo di rimborsare tutte le compagnie aeree e i loro clienti.