La vendita illegale di vaccini e falsi certificati verdi è una delle attività attualmente più redditizie per i cybercriminali. Quasi contemporaneamente all’entrata in vigore del Certificato COVID digitale UE, la Guardia di Finanza ha scoperto un traffico di vaccini e green pass contraffatti sul dark web. Come rilevato all’inizio di aprile, anche stavolta la vendita veniva effettuata tramite canali Telegram.
Operazione Vax Free: vaccini e green pass sul dark web
L’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Milano, coordinata dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e diretta dai Sostituti Procuratori Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, ha permesso ai finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di portare a temine un’importante operazione di contrasto al fenomeno della vendita illegale di fiale di vaccino e certificati di avvenuta vaccinazione.
Per l’Operazione Vax Free sono stati utilizzati due moderni sistemi di investigazione, denominati Bot e Avatar, oltre al monitoraggio in tempo reale da parte dei militari della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle ha individuato e sequestrato 10 canali Telegram che pubblicizzavano negozi digitali sul dark web, attraverso i quali era possibile acquistare vaccini e green pass.
Come si può vedere nel video, uno dei canali Telegram aveva quasi 295.000 iscritti. Oltre a quello europeo, il cybercriminale offriva anche un certificato vaccinale simile a quello rilasciato dalla Regione Lazio. Si può inoltre leggere che il “servizio” era disponibile in Europa, America e Asia.
Tramite un altro canale Telegram con circa 6.600 iscritti si potevano acquistare fiale dei vaccini Pfizer-BioNTech, Moderna, Astrazeneca, Johnson & Johnson e Sinopharm e Sputnik V. I prezzi erano compresi tra 65 e 85 euro a fiala. Disponibili anche pacchetti “all-inclusive” con tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata e certificazione di avvenuta vaccinazione.