Con un giorno di ritardo dovuto ad un’invasione aerea nella zona di lancio, SpaceX ha lanciato nello spazio altri 88 satelliti, tre dei quali si aggiungono alla costellazione di Starlink. La missione Transporter 2 è la seconda in “ride sharing”. Lo spazio sul razzo Falcon 9 è stato infatti “noleggiato” da aziende esterne (c’era anche l’italiana D-Orbit) e dal governo statunitense (il prezzo base è 1 milione di dollari).
SpaceX ha lanciato quasi 900 satelliti
Il lancio è avvenuto da Cape Canaveral in Florida. Tutti i satelliti, quindi anche i tre di Starlink, sono stati posizionati in orbita polare (97,5°). Si tratta dell’ottavo lancio effettuato con il primo stadio B1060 del razzo Falcon 9. Stavolta il ritorno sulla Terra non è avvenuto in mezzo al mare (sulle piattaforme drone), ma al sito di lancio, come si può vedere nel video al minuto 23 circa. Il rilascio dei satelliti nello spazio inizia intorno a 1:12:50.
Sul sito di SpaceX è disponibile l’elenco completo con la sequenza di deploying. I tre satelliti Starlink sono stati rilasciati alla fine. Sul razzo Falcon 9 c’erano anche cinque satelliti del Pentagono che verranno utilizzati per testare le comunicazioni laser tra satelliti. La missione Transporter 2 porta il numero totale di satelliti lanciati da SpaceX a quasi 900 da gennaio 2021, circa il doppio di tutti i satelliti lanciati nel mondo in un anno prima del 2020.
Elon Musk ha recentemente dichiarato che la connettività globale di Starlink verrà attivata entro il mese di agosto. Entro il 2022 si prevedono oltre 500.000 utenti.