Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto la selezione dei 21 componenti di un gruppo di esperti che sarà incaricato di elaborare un libro bianco sul ruolo della comunicazione nei processi di trasformazione digitale. I motivi legati a questo avviso sono stati così spiegati sul sito del Ministero:
Al fine di comprendere le trasformazioni in atto il MiSE si propone di contribuire al dibattito con uno spirito di riflessione critica e di proposte operative lanciando una Call aperta ad Esperti con l’obiettivo di elaborare un “Libro Bianco per il ruolo strategico della comunicazione nei processi di trasformazione digitale”.
Una task force per la comunicazione
Quel che il ministero va cercando è un gruppo di esperti di alto livello (“personalità del mondo dell’accademia, della ricerca, delle professioni, della consulenza che contribuiranno a sviluppare i temi di riferimento inserendoli nel più generale quadro concettuale e socio-tecnico che caratterizza la società contemporanea“) i cui obiettivi sono fissati con una certa chiarezza all’interno del documento ufficiale relativo all’avviso pubblico:
È opportuno spostare l’asse delle riflessioni finora incentrate su soluzioni tecniche e tecnologiche, o su approcci di tipo manageriale nell’adozione dei flussi comunicativi off e online, per mettere in rilievo tre concetti chiave che stanno assumendo grande visibilità e rilevanza in ambito pubblico. In primis, la comunicazione deve essere sostenibile dal punto delle risorse impiegate, delle strutture (nel rispetto dei tempi di lavoro e di vita privata) e della produzione di flussi comunicativi (verso una nuova ecologia comunicativa e non un processo entropico di iper-produzione di messaggi); inclusiva, cioè essere voce attenta alla pluralità dei pubblici interessati, con un’attenzione alla sua capacità di essere gender sensitive al fine di non reiterare stereotipi attraverso le sue implementazioni; infine, accessibile a tutti i pubblici anche a soggetti diversamente abili o che hanno particolari esigenze o consumi mediali alternativi (non solo social e digital, ma anche attraverso media tradizionali).
Il Ministero avverte insomma la necessità di linee guida chiare che consentano di sviluppare strategie di comunicazione migliori rispetto a quelle odierne, in grado di accompagnare le implementazioni tecniche enucleandone gli impatti sociali, la percezione collettiva e le regole di base per una sana ecologia comunicativa.
Il gruppo sarà composto da:
- 7 esponenti della comunicazione pubblica e istituzionale
- 7 esponenti di organismi e centri di ricerca
- 7 esponenti della comunicazione di impresa, relazioni pubbliche e digital adv
Il libro bianco che ne scaturità dovrà essere alla base di un nuovo manifesto per la comunicazione pubblica, orientando meglio sforzi che son stati fin qui lasciati sostanzialmente in mano all’approssimazione ed a estemporanea creatività senza la necessaria attenzione strategica, professionale e istituzionale. Nota importante: i membri della task force non percepiranno alcun compenso né indennità, né tanto meno gettoni di presenza: “il Gruppo opera senza oneri a carico della finanza pubblica“.
Chiunque sia interessato può far pervenire la propria manifestazione di interesse al ministero entro il 30 ottobre.