Wellington (Nuova Zelanda) – Finisce miseramente la breve carriera di un dotato esperto di informatica che, pochi mesi dopo essere stato assunto dal ministero della Salute neozelandese, ha provveduto a svuotargli le casse.
Il tribunale che ha giudicato il caso del 49enne John Danison ha stabilito che dovrà rimanersene in carcere per tre anni a riflettere su di un furto che ha portato temporaneamente nelle sue tasche l’equivalente di circa 2 milioni di euro, denaro che il Ministero aveva destinato ai laboratori di ricerca del paese.
Grazie alle sue capacità informatiche, Danison aveva tentato di aggirare le protezioni informatiche al database finanziario del Ministero riuscendo nel suo intento soltanto al sesto tentativo. Prima di ciò, Danison aveva offerto il proprio aiuto al Ministero per verificare le vulnerabilità del sistema di gestione e stabilire una maggiore sicurezza. Un’offerta che era però stata rifiutata.
Va detto che lo stesso Danison, dopo aver tentato di spendere una parte consistente dei soldi per l’acquisto di una casa negli States, ha confessato il furto. E’ crollato, infatti, dopo che alcuni centri di ricerca hanno iniziato a lamentarsi con il Ministero per la mancata ricezione dei fondi previsti.
Secondo il legale dell’uomo, Danison era in piena crisi finanziaria perché il suo stipendio, rispetto all’anno precedente, era stato dimezzato e la sua famiglia versava in condizioni pesantissime, con un fratello e una sorella con gravi problemi di salute, una moglie separata e tre figli. Una situazione che non ha però impietosito i giudici.