Il gruppo di Cupertino conclude l’elenco dei big tecnologici che in questi giorni pubblicano i risultati finanziari dell’ultima trimestrale. Dal documento di Apple emerge un’ennesima conferma di come il business della mela morsicata stia cambiando: cresce la fetta di torta legata ai servizi, viene ulteriormente rosicchiata quella che rappresenta le entrate da dispositivi e prodotti hardware, ma con qualche eccezione.
Apple: bene indossabili e servizi, meno iPhone e Mac
Focalizzando l’attenzione sui servizi, l’azienda ha registrato un +16% nelle entrate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su anche gli introiti della categoria definita “Wearables, Home and Accessories” in cui rientrano gli orologi Apple Watch e gli auricolari AirPods, con un +45%. Gli indossabili sono dunque sempre più importanti per la società.
Flessione invece per iPhone (-10%) e Mac (-4%), mentre la linea iPad fa segnare un +17%. Complessivamente nelle casse di Apple sono finiti 64 miliardi di dollari (+2% anno-su-anno). Commentando i numeri, Tim Cook si è detto ottimista per il periodo alle porte con lo shopping natalizio che senza dubbio spingerà verso l’alto i volumi di vendita.
Alle porte c’è il lancio di TV+: il nuovo servizio premium per lo streaming dei contenuti video farà il suo debutto ufficiale nella giornata di domani (1 novembre 2019) anche in Italia. Il prezzo dell’abbonamento è fissato in 4,99 euro al mese, con la possibilità di guardare tutto ciò che si desidera per i primi sette giorni di prova gratuita e di disdire liberamente il rinnovo in qualsiasi momento.
Altri servizi offerti sono News+ per l’accesso ai contenuti di informazione, Arcade per gli appassionati di gaming e ovviamente Music per l’ascolto dei brani. A tutto questo si aggiunge la carta di credito lanciata di recente negli Stati Uniti in collaborazione con Goldman Sachs, profondamente integrata con iPhone e con l’ecosistema iOS.