È una trimestrale da record ma a due velocità quella presentata ieri sera da Apple, con numeri che da un lato mettono in luce quanto avevamo già ipotizzato mesi fa (ovvero che il calo registrato lo scorso anno era in buona parte da addebitare al confronto molto difficile col 2015) e dall’altro mostrano che c’è qualcosa su cui lavorare anche per il 2017.
Ma procediamo per ordine, e partiamo dal totale per poi scendere nei dettagli. Apple, nel trimestre natalizio, ha fatturato 78,4 miliardi di dollari, con un utile netto pari a 3,36 dollari per azione diluita. Guardando le previsioni , siamo leggermente al di sopra di quanto pronosticato tre mesi fa (cioè tra i 76 e i 78 miliardi) mentre il confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente ci dice che Apple è tornata a crescere, anche se di poco: parliamo del 3 per cento in più, cifra comunque sufficiente per segnare un nuovo record nella storia di Cupertino, record realizzato grazie a iPhone, Mac, e servizi.
Con 78,3 milioni di unità vendute e 54,4 miliardi di fatturato l’ iPhone si avvicina al 70 per cento del totale di Apple, e totalizza un incremento del 5 per cento sia in termini di unità vendute che di fatturato. Secondo alcune indiscrezioni pare che proprio l’iPhone 7 Plus (il telefono con la doppia camera a due focali) abbia venduto molto bene, come a voler indicare che, se è vero che i grandi numeri li fanno i telefoni più economici, anche la scelta di realizzare prodotti di alta gamma e con funzionalità inedite paga. Il successo di iPhone dimostra anche che gli utenti non hanno dato troppo peso alla sparizione del jack delle cuffie (soluzione che probabilmente verrà seguita anche da altri) e tutto questo pone delle buone basi per l’attesa del prossimo iPhone, che in occasione del decennale potrebbe riservare molte sorprese. Non è un caso che per l’iPhone 7, pur introducendo diverse novità, Apple abbia riutilizzato le stesse forme per il terzo anno consecutivo: con tutta probabilità la casa della mela ha voluto tenere le novità più grosse per il melafonino del decimo anniversario, ma questa è un’altra storia di cui parleremo tra qualche mese…
Continuiamo l’analisi con un altro prodotto delle sorprese: nonostante manchino numeri ufficiali sui singoli modelli, i Mac fanno segnare un inatteso incremento dell’uno per cento delle unità vendute, pari ad un incremento del 7 per cento del fatturato. Siamo su cifre molto lontane rispetto all’iPhone, visto che parliamo di 5,4 milioni di unità per 7,2 miliardi di dollari, ma è si tratta di un risultato notevole se consideriamo che Apple non ha ancora forzato la mano su questa linea di prodotti… La sensazione è che tra TouchBar e nuovi MacBook ultra-sottili (il tutto contornato da USB-C) Apple si stia preparando ad un aggiornamento completo di tutta la linea, procedura che forse sta richiedendo più tempo del previsto, ma che potrebbe riservare piacevoli sorprese per Cupertino in questo 2017 (anche perché il risultato positivo di questo trimestre è sicuramente merito di questi ultimi prodotti, segno che Apple si sta muovendo nella direzione giusta).
Arriviamo così ai due segmenti più problematici, l’iPad (di cui parleremo dopo) e la voce altri , che include anche Apple Watch . Quattro miliardi di fatturato rappresentano l’otto per cento in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e anche se non esistono dati ufficiali su come sia suddivisa questa voce, in base alle dichiarazioni di Tim Cook dovremmo escludere che questo calo sia dovuto allo smartwatch della Mela: il CEO di Apple ha dichiarato infatti che “(nel trimestre natalizio) abbiamo venduto il maggior numero di iPhone rispetto al passato e abbiamo battuto tutti i record di fatturato precedenti per iPhone, Servizi, Mac e Apple Watch”. Nonostante Apple Watch parta svantaggiato (essendo compatibile solo con iPhone) e nonostante il calo generalizzato del settore, il periodo favorevole ha quindi consentito di ottenere dei buoni risultati per lo smartwatch di Cupertino, il che lascia immaginare che il calo di questa voce del fatturato segni il tracollo definitivo degli iPod e dei risultati non entusiasmanti di tutti gli altri prodotti compresi in questo totale (Apple TV, Beats, e accessori di terze parti)
Sull’ iPad ogni commento rischia di essere inutile: il trend è nettamente calante, del 19 per cento come unità vendute (che si fermano a 13 milioni) e del 22 per cento sul fatturato. La serie Pro, che sembrava dare qualcosa di più, non è stata aggiornata lo scorso autunno e non è nemmeno sicuro che verrà aggiornata in primavera, periodo in cui lo scorso anno venne presentato il modello Pro da 9,7 pollici . Non è ben chiaro cosa intenda fare Apple con questo prodotto, ma è evidente che un andamento di questo tipo non può continuare ancora per molto, anche se in termini di unità vendute siamo ancora molto al di sopra dei Mac, e questo aiuta Apple a fare cassa anche sull’App Store.
È di inizio anno la notizia di nuovi record di acquisti e di fatturato, e lo stesso Tim Cook ha sottolineato i record registrati sull’App Store. A conferma di tutto ciò, i numeri ci dicono che la voce dei servizi cresce del 18 per cento, raggiungendo la quota di 7,2 miliardi di dollari, praticamente lo stesso valore registrato dai Mac. Si tratta indubbiamente di una voce destinata a crescere anche in futuro, a patto che Apple sappia mantenere su un buon livello le vendite del proprio hardware.
Analizzando i risultati dal punto di vista regionale, notiamo che la crescita coinvolge praticamente tutto il mondo tranne la Cina (dove si può notare l’unica voce negativa del 12 per cento) mentre scendendo nei dettagli tecnico-economici, Luca Maestri ha annunciato il record di “27 miliardi di dollari di cash flow operativo” e la restituzione di “quasi 15 miliardi di dollari agli investitori attraverso riacquisti di azioni e dividendi”. A proposito di dividendi, il consiglio di amministrazione ha dichiarato che il 16 febbraio verrà corrisposto un dividendo cash agli azionisti pari a 0,57 dollari per azione, notizia che (unitamente al risultato complessivo del trimestre) nel mercato after hours ha portato il titolo AAPL a quota 125 dollari, non lontano dai record del 2015.
Per il secondo trimestre del proprio anno fiscale 2017, Apple prevede di fatturare fra i 51,5 miliardi di dollari e i 53,5 miliardi di dollari, con un margine lordo fra il 38 per cento e il 39 per cento. Considerato che nel secondo trimestre dello scorso anno Apple aveva fatturato 50,6 miliardi di dollari, rispettando le previsioni saremmo di fronte ad un nuovo trimestre di crescita, anche se ancora al di sotto dei 58 miliardi del 2015… Ma ormai lo sappiamo, quell’anno fu un anno molto particolare: inutile fare confronti, meglio attendere le novità di Cupertino per il 2017.
Domenico Galimberti
blog puce72
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