Oslo – Ha avuto vita molto breve il Greenphone di Trolltech , il primo smartphone basato su una piattaforma software Linux-based completamente aperta. Presentato per la prima volta al pubblico poco più di un anno fa, il dispositivo non è più in vendita: Trolltech ne ha infatti cessato la produzione e, negli scorsi giorni, si è liberata delle ultime scorte di magazzino.
L’azienda norvegese ha spiegato che la decisione non va interpretata come un insuccesso di Greenphone , tutt’altro: a suo dire la piattaforma ha raggiunto in pieno il suo scopo, che era quello di stimolare lo sviluppo di telefoni mobili aperti e attrarre l’attenzione dell’industria verso il proprio ambiente grafico Qtopia Phone Edition (QPE).
“Il successo di Greenphone è dovuto in larga parte al fatto che è riuscito a colmare un vuoto nel mercato, e lo ha fatto fornendo una piattaforma aperta utilizzabile per la sperimentazione e la creazione di applicazioni innovative”, ha spiegato Benoit Schillings, CTO di Trolltech.
Ora Trolltech intende tornare a focalizzarsi sul proprio core business , il software, lasciando la progettazione dell’hardware ad aziende come FIC , creatrice di Neo 1973 . Sebbene quest’ultimo venga attualmente venduto insieme alla piattaforma Linux-based OpenMoko , è oggi pienamente compatibile anche con QPE. L’azienda ha tuttavia in piano di estendere il supporto della propria piattaforma software ad un crescente numero di dispositivi, e di “continuare a lavorare con i produttori di hardware per portare sul mercato nuovi telefoni aperti”.
Agli sviluppatori ed operatori che sono in cerca di una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni basate su Qtopia, Trolltech suggerisce l’acquisto del Neo 1973. La società ha tuttavia promesso di continuare a supportare la propria piattaforma Greenphone , per la quale nei prossimi mesi rilascerà alcuni aggiornamenti.