Roma – Tempi complicati per Sony : la preoccupazione che il lancio della Sony Playstation 3 possa non realizzare le aspettative non sembra più così remota. Secondo il magazine giapponese ZakZak , che ha intervistato Ken Kutaragi presidente di Sony Computer Entertainment, qualche ombra inizia a materializzarsi dietro il progetto PS3. Su tutte, la notizia secondo cui è di 17,6 milioni di dollari (Fonte ZakZak) il costo per avviare lo sviluppo di nuove applicazioni compatibili. Non tutte le software house sarebbero pronte a sborsare tale cifra solo per iniziare qualsiasi progetto. Senza, non si può neanche partire.
La migrazione dei team di sviluppo verso Microsoft Xbox 360 sarebbe già iniziata. Tanto più che per lavorare con Microsoft i costi non solo sarebbero inferiori ma il sistema della nuova console condividerebbe alcune caratteristiche con la piattaforma Windows. In pratica le software house sarebbero in grado di sviluppare prodotti multi-piattaforma – console e PC – con un decisivo risparmio a fronte di una audience potenzialmente molto ampia.
Per ora la partita fra i due giganti dell’intrattenimento videoludico ricorda il match virtuale di tennis fra i due personaggi del film Blowup , di Michelangelo Antonioni. Mimano i gesti sul campo ma la pallina è solo immaginaria. A colpi di sheet tecniche ci si può accapigliare, ma solo quando i videogiochi prederanno forma sui televisori delle case si potrà rilasciare un verdetto.
Secondo indiscrezioni, alcuni sviluppatori avrebbero riferito che la situazione sarebbe peggiore di quanto molti avevano denunciato con il varo di Nintendo Gamecube . E non si tratta certo solo di costi ma anche del notevole livello di difficoltà che avrebbe lo sviluppo su questa nuova – seppur avanzata – piattaforma. Sega per questi motivi ha già riferito che alcuni suoi nuovi titoli non saranno disponibili per PS3.
Alcuni addetti ai lavori sostengono che anche il prezzo finale della PS3 potrebbe essere un limite: si parla di un prezzo più elevato della concorrente numero uno, Xbox 360. E se c’è chi si spinge ad equiparare quest’ultima ad una versione low-cost di Windows e la PS3 ad una sorta di Mac per il videogame, quello che emerge è la possibilità che PS3 “cozzi” con la geografia economica del settore. In Giappone la strada è storicamente in discesa per Sony, ma altrove Microsoft potrebbe avere più spazi che in passato. Basti pensare come Final Fantasy , simbolo della qualità videoludica giapponese, sarà reso disponibile anche per Xbox 360: sicuramente uno dei migliori colpi messi a segno dalla casa di Redmond. Se anche altri sviluppatori decideranno di sposare la causa Microsoft, Sony potrebbe vedersela molto male.
Dario d’Elia