Lamar Johnson forse sognava di vivere della propria musica. E con la sua band aveva battuto tutte le strade, sfruttando anche i canali di distribuzione messi a disposizione dai nuovi mezzi, iTunes e Amazon in primis. Solo che poi si è spinto oltre il limite, e con carte di credito rubate ha acquistato la sua stessa musica (per un totale di circa 6mila download)
Gli acquisti sono stati effettuati tra il gennaio e il giugno 2009, sei mesi in cui Johnson ha personalmente effettuato 2mila download per i quali si è dichiarato colpevole.
Di tutti gli acquisti effettuati, nelle tasche del ragazzo (e presumibilmente degli altri componenti della band) sono finite royalty pari a circa 500mila sterline . Ma, dato che per incassarle vi era bisogno di un conto bancario, è stato facile rintracciarlo: e mentre gli altri membri del gruppo attendono il processo, lui è agli arresti per lesioni personali gravi.
Claudio Tamburrino