Nonostante le minacce informatiche prendano di mira qualunque tipo di software, dai social network ai videogiochi, le applicazioni bancarie restano uno degli obiettivi principali degli hacker.
Così come i wallet delle criptovalute, questi canali di accesso privilegiati per i criminali informatici: che si tratti di un attacco ransomware o di altro tipo, il rischio di perdere denaro fa giustamente tremare molti utenti.
Come è possibile evitare, per quanto possibile, le truffe bancarie su smartphone? In realtà esistono diverse piccole precauzioni che si possono attuare senza particolari conoscenze informatiche e che possono ridurre drasticamente i rischi.
Il primo passo è quello di fare attenzione già nel momento del download dell’app della propria banca. Appurare che la stessa sia originale e non un vero e proprio fake creato ad arte è importante. In tal senso, il numero di download e di recensioni possono offrire un segnale importante: se queste sono esigue, è bene cominciare ad allarmarsi.
Navigare utilizzando una VPN affidabile, è senza ombra di dubbio una precauzione che aumenta considerevolmente la sicurezza dello smartphone in uso.
Le truffe bancarie via smartphone sono in crescita: tutti i consigli per evitarle
Sotto questo punto di vista, è bene evitare le VPN gratuite che non offrono adeguate garanzie.
Una delle priorità, in tal senso, è un’adeguata soluzione a livello di protezione del traffico dati. La crittografia, per esempio, è un sistema tanto diffuso quanto efficace per offuscare la propria connessione. In questo modo si può aumentare considerevolmente la sicurezza del dispositivo in uso.
Proteggere le parole d’accesso, anche se non collegate direttamente con servizi bancari, è un’altra buona abitudine. Un password manager, soprattutto se di qualità, può dare una mano concreta.
Va fatta grande attenzione anche agli attacchi di tipo phishing. Di fatto, prima di interagire con una mail proveniente dalla propria banca o simile, è bene appurare che il mittente sia reale. In molti casi, le mail dirottano verso siti fake in cui vengono richiesti dati di accesso.
Una volta immessi gli stessi nel form, di fatto, gli hacker hanno pieno accesso al servizio bancario in questione. Infine, l’autenticazione a due fattori, può offrire un’ulteriore livello di sicurezza da non sottovalutare.