Quando mancano solo pochi giorni all’esito finale delle Presidenziali USA 2020, il sito ufficiale (DonaldJTrump.com) che sostiene la campagna per la rielezione di Donald Trump è stato compromesso: tramite un’operazione di defacing la homepage è stata rimpiazzata da un messaggio riconducibile a una truffa.
Compromesso il sito della campagna di Trump
Oltreoceano se ne sono accorti in molti e non poteva essere altrimenti. Provando ad accedere alla pagina principale, per un tempo non meglio precisato è comparso un falso avviso dell’FBI in cui si legge “Questo sito è stato sequestrato”, seguito da un messaggio che subito rivela la natura dell’attacco.
Il mondo ne ha avuto abbastanza delle fake news diffuse dal Presidente Donald J Trump. È tempo di permettere al mondo di conoscere la verità.
Segue un’affermazione secondo la quale l’amministrazione Trump sarebbe in qualche modo collegata alle origini del coronavirus, facendo riferimento a prove concrete e al coinvolgimento criminale in operazioni finalizzate alla compromissione delle elezioni 2020. In allegato i collegamenti a due wallet ai quali inviare criptovalute: uno per chiedere di condividere i documenti citati, l’altro per non farlo. Al termine di un periodo di tempo (non è dato a sapere quanto lungo) le somme ricevute verranno confrontate in modo da agire di conseguenza.
L’attacco è stato confermato da Tim Murtaugh, responsabile della campagna di Trump, con un post affidato ai profili social.
Questa sera il sito Web della campagna di Trump ha subito un defacing e stiamo collaborando con le autorità per investigare la fonte dell’azione. Non c’è stata alcuna esposizione di dati sensibili poiché non ce ne sono salvati nel portale. Il sito è stato ripristinato.
Earlier this evening, the Trump campaign website was defaced and we are working with law enforcement authorities to investigate the source of the attack. There was no exposure to sensitive data because none of it is actually stored on the site. The website has been restored.
— Tim Murtaugh (@TimMurtaugh) October 28, 2020
Ricordiamo che nei mesi scorsi, in occasione dell’attacco a Twitter su larga scala (anch’esso legato a una truffa riguardante i Bitcoin), fu preso di mira l’account ufficiale del rivale democratico Joe Biden. La par condicio in salsa cybersecurity.