Trump pubblica falso endorsement di Taylor Swift generato dall'AI

Trump pubblica falso endorsement di Taylor Swift generato dall'AI

Trump ha condiviso sui social immagini generate dall'AI che mostrano un falso endorsement della cantante Taylor Swift alla sua campagna elettorale.
Trump pubblica falso endorsement di Taylor Swift generato dall'AI
Trump ha condiviso sui social immagini generate dall'AI che mostrano un falso endorsement della cantante Taylor Swift alla sua campagna elettorale.

Nel vortice della corsa alle presidenziali, l’ex presidente Donald Trump ha scatenato una tempesta mediatica pubblicando una serie di immagini generate dall’AI nel fine settimana. Tra queste, spicca un falso endorsement della popstar Taylor Swift, che ha suscitato scalpore e preoccupazione riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale generativa nella disinformazione elettorale.

I post di Trump mettono in luce come l’AI generativa possa essere utilizzata in modo ambiguo, sfruttando un precedente legale che permette ai candidati di mentire negli annunci politici. Questo sviluppo arriva sulla scia delle accuse di Trump contro la sua avversaria, la vicepresidente Kamala Harris, di aver utilizzato l’AI per generare la folla di un comizio.

Immagini controverse e accuse incrociate

Tra le immagini postate da Trump, una ritrae quella che sembra essere la Harris di spalle mentre si rivolge a una folla a Chicago, con una falce e martello comunista sullo sfondo. Un altro post include schermate di “Swifties for Trump“, insieme a un’immagine chiaramente generata dall’AI di Taylor Swift vestita da Zio Sam, con la scritta “Taylor vuole che votiate per Donald Trump“. Trump ha commentato: “Accetto!“, senza etichettare chiaramente il contenuto come satirico.

Lacune legislative e sfide normative

Robert Weissman, copresidente di Public Citizen, sottolinea che i post di Trump non sarebbero coperti dalle leggi statali contro i deepfake elettorali, che in genere vietano la rappresentazione convincente di qualcuno che fa o dice qualcosa. A livello federale, non ci sono restrizioni sull’uso dei deepfake, ad eccezione del divieto della Federal Communications Commission sulle robocall che utilizzano voci generate dall’AI.

Public Citizen, un’organizzazione no-profit per la tutela dei consumatori, ha tentato di persuadere la Commissione elettorale federale statunitense a regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale da parte dei candidati politici per diffamare o distorcere l’immagine degli avversari.

Tuttavia, le attuali regole della Commissione difficilmente si applicherebbero a contenuti palesemente falsi o iperbolici, come l’immagine generata dall’AI di Kamala Harris. Inoltre, non coprirebbero contenuti che ritraggono persone non in corsa per una carica politica, come l’immagine falsa di Taylor Swift a sostegno di Trump.

Possibili ripercussioni legali e il ruolo delle piattaforme

Secondo Weissman, Taylor Swift potrebbe avanzare una richiesta di risarcimento contro Trump per l’uso non autorizzato della sua immagine a scopo di endorsement politico. Il diritto alla privacy in California protegge l’uso commerciale delle sembianze altrui. Tuttavia, né gli avvocati della cantante né lo staff di Trump hanno commentato la vicenda.

Le piattaforme social potrebbero intervenire contro i contenuti ingannevoli generati dall’intelligenza artificiale, ma spesso applicano le loro policy in modo selettivo. Ad esempio, la policy di X vieta i deepfake, ma persino Elon Musk sembra aver violato questa regola pubblicando un deepfake di Harris non chiaramente etichettato come parodia.

L’impatto sulla democrazia e la percezione della realtà

Weissman osserva che per Trump, che prima dell’AI chiamava tutto fake e vuole che le cose vere, come le folle di Harris, siano chiamate false, è comodo diffondere la spazzatura dell’AI per minare l’idea stessa di autenticità e, per certi versi, anche di realtà. Questo pone una sfida significativa per la società democratica, in cui le persone devono poter credere alle cose che vedono e sentono con i propri occhi.

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Pubblicato il
20 ago 2024
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