L’apertura è arrivata in occasione del G20 di Osaka: seduto a pochi centimetri dal leader cinese Xi Jinping, con il solo leader giapponese tra i due, Donald Trump ha infatti pronunciato parole che sembrano preludere ad una svolta nei rapporti con Huawei. Il Presidente USA ha infatti spiegato che gli Stati Uniti sarebbero pronti a riallacciare rapporti con l’azienda, ma con specifiche condizioni che al momento fanno sembrare le parole di Trump più strategiche che non certificanti una nuova era nei rapporti USA-Cina.
Trump ha infatti dapprima parlato di una apertura, spiegando come Huawei avrà la possibilità di acquisire dagli USA tutto il materiale di cui necessitano per la produzione dei propri device; al tempo stesso l’azienda cinese rimane nella lista nera, quindi non potrà agire in ambiti particolarmente sensibili (se ne conferma quindi la chiusura nella fornitura di reti 5G, nei rapporti con le istituzioni o con network strategici).
Le aziende statunitensi potranno vendere attrezzatura a Huawei laddove non ci siano particolari problemi per la sicurezza nazionale
In seguito si è lasciato intendere come le diatribe con Huawei siano sulla via della risoluzione (così come lo sono i rapporti tra Cina e USA, mai così vicini ad una stretta di mano negli ultimi mesi), quindi entro pochi giorni la situazione potrebbe ulteriormente rasserenarsi. Ma fin da questa prima apertura, e in assenza di quegli improvvisi passi indietro che questa vicenda ha già più volte vissuto, c’è da presumere che i problemi immaginati in ambito Android possano essere vicini ad una svolta. Insomma: gli utenti Huawei potrebbero presto tornare pienamente dentro il mondo Android, il gruppo cinese potrà mettere da parte il proprio sistema operativo ed il mercato smartphone potrebbe tornare a regime senza ulteriori contraccolpi.
Il rischio che il mercato Huawei potesse vivere un improvviso stop era infatti dietro l’angolo, ma l’apertura di Trump sembra essere la miglior iniezione di fiducia: questione di giorni e non è da escludersi che si possa mettere una pietra tombale sulla vicenda.