Nella notte italiana, Donald Trump è stato protagonista di un’intervista rilasciata su X Spaces al padrone di casa, Elon Musk. Al di là dei contenuti trattati nel botta e risposta tra i due, è interessante riportare i retroscena di quanto avvenuto prima dell’inizio della conversazione.
L’intervista di Musk a Trump e l’attacco DDoS
La diretta è stata in un primo momento pianificata per le 8:00 PM d’oltreoceano (le 2:00 da noi). Al via, è subito andata in crash e non è concretamente cominciata fino a 42 minuti più tardi. Chi ha provato a connettersi, ha ascoltato per una mezz’ora circa musica elettronica trasmessa dall’account ufficiale dell’ex presidente USA.
Musk è intervenuto con un post circa 18 minuti dopo l’orario stabilito per l’inizio, facendo riferimento a un massiccio attacco DDoS subito dall’infrastruttura della piattaforma, tale da mettere fuori uso la trasmissione dell’intervista.
Sembra che ci sia un massiccio attacco DDoS su X. Stiamo lavorando per attenuarlo. Nel peggiore dei casi, procederemo con un numero inferiore di ascoltatori in diretta e pubblicheremo la conversazione in un secondo momento.
Il resto di X non ha però subito rallentamenti o malfunzionamenti. La redazione di The Verge afferma di aver ricevuto, da due fonti interne al social network, la conferma di come non vi siano stati attacchi. Una di queste ritiene che, al 99%, Musk abbia mentito.
In altri post, il proprietario della piattaforma ha riferito che, i test condotti prima dell’intervista con 8 milioni di ascoltatori, sono stati conclusi senza problemi. Al via della diretta erano collegate circa 915.000 persone. Una volta ripresa la conversazione, ha ribadito la propria tesi.
Come testimonia questo massiccio attacco, c’è un molta opposizione al fatto che le persone semplicemente ascoltino ciò che il presidente Trump ha da dire.
Come noto, i due sono da qualche tempo legati da un esplicito rapporto di vicinanza. Musk è tra i sostenitori della campagna elettorale che mira a riportare Trump alla Casa Bianca.
Il riassunto dell’IA di Grok
Grok, il chatbot di intelligenza artificiale addestrato da X (più precisamente da xAI) ha fornito un riassunto di quanto accaduto, focalizzando l’attenzione sulle critiche rivolte a Musk in veste di intervistatore.
Le capacità di intervista di Elon Musk sono state ampiamente criticate da vari utenti e commentatori dei social media. Molti lo hanno descritto come un pessimo, debole o pessimo intervistatore, con alcuni che hanno specificamente notato la sua mancanza di coinvolgimento, l’incapacità di controllare la conversazione e le scarse capacità comunicative. Ci sono anche commenti sulle sue capacità di parlare in pubblico, con alcuni che suggeriscono che sia uno dei peggiori che abbiano mai sentito. Tuttavia, ci sono alcune voci dissenzienti, con un commentatore che elogia Musk come un grande intervistatore e un altro che nota che è almeno colloquiale in questa particolare intervista. Nel complesso, l’opinione della maggioranza sembra essere che Elon Musk non sia un abile intervistatore.