Il presidente Donald Trump ha una soluzione per la fame di energia dell’intelligenza artificiale: il carbone. Con un ordine esecutivo firmato martedì, Trump ha indicato la strada per alimentare gli energy-hungry data center dell’AI usando le “belle risorse di carbone pulito” degli Stati Uniti, come le ha definite lui stesso.
Trump, il futuro dell’AI è il carbone
L’ordine arriva alla vigilia dell’audizione di diverse big tech davanti al Congresso, in cerca di modi per ottenere più energia per la nascente industria dell’AI. E sottolinea un problema concreto e incombente, che cresce con la rapida adozione di questa tecnologia: come alimentare tutti i data center necessari per soddisfare la domanda di calcolo.
Secondo i testimoni, tra cui l’ex CEO di Google Eric Schmidt, l’EVP di Micron Technology Manish Bhatia e il CEO di Scale AI Alexandr Wang, l’industria ha un disperato bisogno di energia costante. “Abbiamo bisogno di energia in tutte le forme. Rinnovabile, non rinnovabile, qualsiasi cosa. Deve esserci, e deve esserci rapidamente“, ha detto Schmidt.
Il declino del carbone e il dilemma etico
Il carbone è in declino negli USA da decenni, nonostante il sostegno di Trump a questo settore. I consumatori americani si stanno orientando verso alternative come petrolio, gas naturale ed energie rinnovabili. Oggi il carbone copre solo il 15% del fabbisogno energetico nazionale (nel 2011 ne rappresentava quasi la metà).
Senza contare che, tornare al carbone metterebbe in difficoltà i leader dell’AI e il settore tech, che si è sempre presentato come paladino dell’energia pulita. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha investito pesantemente in energia sostenibile per alimentare i data center, dal solare alla fusione nucleare, fino a startup per la cattura del carbonio che compensino le emissioni attuali.
Carbone “bello e pulito”, la nuova religione di Trump
Con Trump che si lancia in una guerra commerciale internazionale già pericolosa per il settore tech, chissà se i guru della Silicon Valley, pur di sopravvivere, dovranno assecondare la passione per il carbone del Presidente – che durante la cerimonia di firma ha pontificato: “Non pronunciate mai la parola carbone senza metterci davanti bello, pulito“.