L’inquilino della Casa Bianca entra a gamba tesa sulla discussione innescata dal rifiuto, ribadito ieri da parte di Apple, di sbloccare gli iPhone posseduti dall’attentatore di Pensacola in modo da agevolare ulteriormente le indagini sulla vicenda. Donald Trump si affida di nuovo a Twitter per l’intervento, esprimendo tutto il proprio disappunto nei confronti della mela morsicata in un post da 280 caratteri. Di certo il dono della sintesi non gli manca.
Trump: “Apple, ti abbiamo aiutata, ora sblocca gli iPhone”
Seppur non direttamente, il Presidente USA chiama in causa Tim Cook e la posizione assunta di recente dalla sua amministrazione, citando le problematiche di natura commerciale che l’azienda di Cupertino si è trovata a dover affrontare negli ultimi tempi, immaginiamo per via dei nuovi dazi introdotti sulle importazioni dalla Cina. Di seguito la traduzione, maiuscolo compreso.
Stiamo aiutando Apple ogni volta sul COMMERCIO e molti altri problemi, ora si rifiutano di sbloccare i telefoni utilizzati da assassini, spacciatori di droga e altri criminali violenti. Dovranno fare la loro parte e aiutare la nostra grande nazione, ORA! RENDIAMO L’AMERICA DI NUOVO GRANDE!
We are helping Apple all of the time on TRADE and so many other issues, and yet they refuse to unlock phones used by killers, drug dealers and other violent criminal elements. They will have to step up to the plate and help our great Country, NOW! MAKE AMERICA GREAT AGAIN.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 14, 2020
Della vicenda legata alla sparatoria di Pensacola abbiamo scritto ieri in modo approfondito, evidenziando come la posizione assunta da Apple abbia come fine ultimo quello di proteggere la privacy dei suoi utenti e quella delle informazioni contenute nei dispositivi commercializzati, anche se questo comporta impedire l’accesso ai dati da parte degli inquirenti attraverso metodi come backdoor o altro.
La mela morsicata ha in ogni caso sottolineato come fino ad oggi abbia fornito tutti i dettagli in suo possesso per agevolare le indagini, rispondendo alle domande degli agenti ogni volta che è stato possibile farlo.