TSMC: produzione di chip a 4 nm ritardata

TSMC: produzione di chip a 4 nm ritardata

TSMC avrebbe deciso di rimandare la produzione dei chip nello stabilimento in Arizona al 2025 a causa di problemi di assunzione.
TSMC: produzione di chip a 4 nm ritardata
TSMC avrebbe deciso di rimandare la produzione dei chip nello stabilimento in Arizona al 2025 a causa di problemi di assunzione.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, TSMC avrebbe deciso di rimandare la produzione di chip nella struttura in Arizona. Invece che cominciare nel 2024, infatti, avrà inizio nel 2025.

TSMC: produzione in Arizona rimandata

Già in passato erano state notate delle lentezze nella costruzione della nuova struttura, ma TSMC aveva riferito che un rallentamento non avrebbe implicato necessariamente dei problemi con lo scheduling previsto per l’avvio della produzione.

Secondo il Wall Street Journal, TSMC ha difficoltà ad assumere persone con esperienza nella costruzione di fabbriche di semiconduttori negli Stati Uniti. L’azienda potrebbe pertanto dover portare temporaneamente tecnici esperti da Taiwan, il che ritarderebbe la produzione dei primi chip a 4 nm fino al 2025.

“Stiamo entrando in una fase critica di manipolazione e installazione delle attrezzature più avanzate e dedicate. Tuttavia, stiamo incontrando alcune sfide”, ha dichiarato Mark Liu, il presidente di TSMC.

Da tenere presente che i report di novembre scorso suggerivano che TSMC avrebbe usato il suo stabilimento in Arizona per cominciare a produrre chip a 4 nm per Apple all’inizio del 2024. Tanto il colosso di Cupertino quanto altri fornitori sono ansiosi di potersi procurare chip dagli Stati Uniti, per cui il ritardo nella produzione potrebbe potenzialmente andare a impattare i piani per i dispositivi della “mela morsicata” per il 2024.

Ricordiamo che TSMC ha annunciato nel 2020 l’intenzione di creare una o più strutture in Arizona, evidenziando la possibilità di creare ben 1.600 nuovi posti di lavoro, inclusi quelli legate alle filiere locali. Il produttore ha ottenuto importanti sussidi dal governo statunitense e anche Apple ha appoggiato l’iniziativa.

Fonte: MacRumors
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Pubblicato il
21 lug 2023
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